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Femminicidio di Mussomeli, un rifiuto sentimentale il motivo della furia omicida

Redazione

Femminicidio di Mussomeli, un rifiuto sentimentale il motivo della furia omicida

Ven, 31/01/2020 - 10:30

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Ha sparato alla donna, piu’ grande di lui di vent’anni, con la quale aveva avuto una breve relazione perche’ non voleva rassegnarsi alla fine della storia, prima di uccidere anche la figlia di lei e di suicidarsi. E’ questa la ricostruzione dei carabinieri che conducono le indagini sulla tragedia avvenuta avvenuto nella notte a Mussomeli. L’omicida e’ Michele Noto, 27 anni, che deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato perche’ aveva un porto d’armi sportivo; le due vittime sono Rosalia Mifsud, di 48, e la figlia di lei Monica Di Liberto, di 27 anni, avuta da un precedente matrimonio.

Michele Noto

Sarebbe stato l’ennesimo rifiuto a riallacciare la relazione da parte della donna a scatenare la furia omicida di Michele Noto: lui non si sarebbe mai rassegnato, una vera e propria ossessione sfociata nella notte nel duplice delitto. L’uomo e’ entrato nell’appartamento dove si trovavano le due donne e dopo un’accesa discussione ha ucciso prima Rosalia Mifsud e poi la figlia Monica. Poi ha rivolto la pistola contro se stesso uccidendosi. Quella pistola era regolarmente detenuta, l’uomo, amante della palestra e delle armi, aveva un regolare porto d’armi sportivo. Noto lavorava saltuariamente con le onoranze funebri e a quanto pare non aveva mai avuto alcun precedente. Adesso i militari del comando provinciale di Caltanissetta stanno ricostruendo l’intera vicenda e le ultime fasi della tragedia. Sembrerebbe che lei non avesse mai sporto denuncia per molestie. Sul luogo dell’omicidio un cuscino che forse l’uomo avrebbe usato per silenziare i colpi. (ANSA)