«La fortezza, ubicata nel margine orientale del centro storico, si erge su una serra calcarea che domina la valle del Salso, in collegamento visivo con il castello di Pietraperzia. Crollato in parte nel sec. XVI, il castello è stato utilizzato nel corso dei secoli, come cava di pietre per costruire il convento dei francescani, le cappelle del cimitero e le abitazioni degli Angeli.» (Rosanna Zaffuto Rovello, Storia di Caltanissetta, Palermo 2008).
Più volte, Italia Nostra e Storia Patria hanno sollecitato l’Amministrazione comunale nissena a rendere fruibili i ruderi dell’ex fortezza cittadina ma, ad oggi, poco o nulla è stato fatto. E così, di giorno è possibile osservare, soltanto da debita distanza, ciò che resta dell’antica fortezza; di sera e di notte il nostro castello addirittura scompare nel buio. Bel modo di valorizzare i beni culturali e ambientali. Bel modo di puntare sul turismo in questa nostra città. Dunque, ancora una volta sollecitiamo le istituzioni competenti a elaborare e porre in atto un progetto di tutela, valorizzazione e fruizione dell’ex castello di Pietrarossa, vero simbolo della città di Caltanissetta.
Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia