Passeggiando quà e là ci accorgiamo tutti che il nostro centro urbano è cosparso di edicole votive (“fiureddre”): si tratta di forme di arte popolare, espressione di una religiosità antica, radicata e diffusa che continua nel tempo; testimonianze sbiadite di una fede viva che ha segnato intere generazioni nei secoli.
Bisogna andare molto indietro nel tempo per capirne l’importanza, nel mondo Ellenistico e in quello Romano (culto dei Lares), pagani certo ma religiosi comunque! Poi, con il Cristianesimo conosce nuovo slancio. Le immagini sacre o icone custodite nelle aediculae o piccoli santuari, ovvero tempietti, comunicavano attraverso la composizione, le espressioni, il vestiario, il
Le edicole urbane di Vallelunga si presentano oggi quasi tutte sotto forma di nicchie sui muri esterni delle abitazioni, altre staccate dal muro ma addossate ad esso; quasi tutte custodiscono al loro interno vari oggetti, come raffigurazioni sacre, rosari, fiori, ceri, lumini (un paio sono tristemente vuote!). Vi sono anche edicole extraurbane, e sono inserite come punto di riferimento nella toponomastica locale (contrada “San Vicìanzu”, per esempio), dando spesso il nome alla località o ai siti dove sorgono. Sorgono ai crocicchi delle antiche vie rurali, lungo le vie
Rappresentano un segno della nostra storia e del nostro popolo, formano un vero e proprio reticolato religioso, una sorta di “segnaletica”. In