Da fine settembre, per le principali vie della capitale etnea del pistacchio, gli attacchini hanno affisso periodicamente diversi manifesti (70×100) raffiguranti un albero scarlatto a forma di cuore su un prato dello stesso colore, con a sfondo l’Etna innevata e il cielo azzurro, un cuore blu alato e l’arcobaleno, a volte anche la luna. Nell’ultimo manifesto 6×3, invece, il cielo azzurro domina il prato scarlatto e l’albero a forma di cuore, con sotto un cuoricino rosso alato e, oltre alla suddetta frase che non ammette tregue, la ricorrente dedica: «Tua per sempre». Insomma, meno immagini per dare più incisività alle parole, non solo con le dimensioni dei caratteri.
Durante la recente sagra del pistacchio questo paesaggio e le belle frasi a cui faceva da cornice, con dei 6×3 in giro su veicoli pubblicitari, hanno dato anche il “benvenuto” ai turisti, con lunghe soste all’ingresso della kermesse. All’inizio, in pochi si sono soffermati sulle citazioni o sulle lunghe lettere, diverse per ogni stampato, mentre il ripetersi delle immagini ha sollecitato la fantasia di tanti.
Ma gli scritti nell’insieme e l’ultima gigantografia affissa all’ingresso del paese, allo Scialandro (dietro la statua di San Giovanni Bosco), hanno spazzato ogni dubbio: Lucia insegue Renzo. Così, oltre alla teoria del cuore trafitto, c’è stato chi ha ipotizzato gesta di novelli don Abbondio.
A questo punto, l’innamorata, che oltre a non sembrare culturalmente sprovveduta sarebbe pure benestante (viste le migliaia di euro investite in pubblicità) avrebbe spedito un goloso “messaggio” subliminale, forse per “chiarire” che da cercare non ci sarebbero (ovviamente) pavidi curati ma solo un inquilino del Palazzo comunale.
Proprio al Municipio, infatti, qualche giorno fa (secondo indiscrezioni solo adesso trapelate) al primo piano sono stati recapitati, a quanto pare dalla ditta che ha curato la riservata campagna pubblicitaria, un bottiglione d’un noto amaro calabrese, con tanti vassoi di dolci tipici catanesi comprati a Catania insieme a un bel bouquet di fiori accompagnato, ironia di Cupido, da un bigliettino “firmato” col medesimo cuore scarlatto dei manifesti.
La «Guerriera innamorata» è rimasta anonima come il suo misterioso amato, ma ora sono in tanti ad avere gli occhi puntati sull’unico balcone del Municipio da dove, seppur a parti invertite rispetto a quelle note dei due innamorati veronesi, attendono Romeo affacciarsi e ricambiare i sentimenti per Giulietta e vederli insieme felici e contenti. (di Luigi Putrino, fonte gds.it)