CAMPOFRANCO. Il sindaco Rino Pitanza, con nota ufficiale, ha chiesto al gestore dei due punti di erogazione, un resoconto per il 2019 sull’utilizzo della Casa dell’acqua a Campofranco nata qualche anno fa in via Aldo Moro di fronte l’ufficio postale. “La cosa che subito colpisce – ha spiegato il sindaco – è quella di come i campofranchesi (e non solo, dato che vengono anche cittadini da fuori) continuano ad apprezzare l’iniziativa”. Nei primi nove mesi del 2019 sono stati erogati 133.000 litri di acqua con una media di quasi 500 litri al giorno. In termini di minor impatto ambientale questi valori si traducono in 88.667 bottiglie di plastica da 1,5 litri in meno; 3.547 kg di PET risparmiati, equivalenti a 110.095 kg di anidride carbonica e 7.093 litri di petrolio necessari per la loro produzione; 2.128 litri di carburante e 11.862 kg di anidride carbonica risparmiati per il trasporto. Questi dati, inoltre, portano ad un risparmio sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti. In termini di economicità, considerando che l’acqua erogata dalla Casa dell’Acqua costa mediamente un terzo rispetto a quella in bottiglia, producendo quindi un risparmio di 10 centesimi per litro, i cittadini di Campofranco hanno risparmiato, sempre nei primi 9 mesi di quest’anno, 13.300 euro per l’acquisto dell’acqua da bere. “In sostanza – ha concluso Pitanza – il campofranchese diventa parte attiva dell’operazione in quanto, oltre a risparmiare sul costo dell’acquisto dell’acqua, contribuisce in maniera importante anche sulla qualità della vita della nostra comunità riducendo sprechi ed inquinamento”.