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Caltanissetta, congresso Legambiente: Ivo Cigna confermato presidente, “è il tempo del coraggio”

Redazione

Caltanissetta, congresso Legambiente: Ivo Cigna confermato presidente, “è il tempo del coraggio”

Lun, 11/11/2019 - 09:21

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CALTANISSETTA – Si è svolto venerdì 8 Novembre, il Congresso di Legambiente Caltanissetta, che ha confermato Ivo Cigna quale Presidente dell’Associazione e nominato Giuseppe Salvatore quale Vice Presidente. Nel Direttivo territoriale sono stati inoltre confermati Marco Albano, Grazia Maria Cigna, Fabrizia Mancuso, mentre ne sono entrati a fare parte Valeria Tumminelli, Graziella Richiusa e Rosario Lunetta.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto agli uscenti, per il tempo dedicato e per il supporto offerto alle diverse attività sociali. All’incontro hanno partecipato anche diversi simpatizzanti, responsabili di altre associazioni ed enti, rappresentanti del mondo della scuola e dirigenti di partiti politici.
Il Presidente Ivo Cigna ha evidenziato che, oggi ancor più di ieri, è “Il Tempo del Coraggio”, non bisogna fare più sconti ai “Ladri di Futuro”, bisogna puntare senza esitazione a un “Green New Deal” (nuovo corso verde).
Il nostro Paese è ogni giorno disorientato da messaggi distorti su presunte emergenze, agitate ad arte, che fanno perdere di vista i problemi reali da risolvere, che non sono quelli dell’invasione dei migranti o della pericolosità dei vaccini, ma delle mafie, dell’abusivismo, dei rischi naturali e antropici, degli squilibri sociali e della povertà diffusa, della precarietà del lavoro e dei femminicidi.
Le crescenti disuguaglianze, discriminazioni e la diffusa povertà hanno portato ad un Paese più incattivito, frammentato ed anche disorientato! Il riscatto è possibile, ma deve passare attraverso la lotta alle emergenze sociali e culturali, alle campagne di disinformazione progettate a tavolino.
Alla crisi ambientale, causata dai cambiamenti climatici e dal sovrasfruttamento delle risorse naturali, che richiede oggi scelte radicali nel modo di produrre e consumare, si sommano quella sociale, segnata da disuguaglianze insostenibili, e quella culturale, che vede messi a rischio diritti fondamentali e la nostra stessa democrazia. Ognuno di noi, per il ruolo che ha, è chiamato a fare scelte chiare e coraggiose.
È il momento di intraprendere la strada giusta dell’ecologia umana, per saldare la centralità della persona e la tutela dell’ambiente, il progresso economico e la solidarietà, l’innovazione tecnologica e il diritto al lavoro, la lotta alla crisi climatica e una migliore qualità della vita.
C’è la necessità di imprimere una accelerazione nella transizione energetica, orientandola anche verso una maggiore giustizia sociale. Ci vuole un nuovo modello energetico e bisogna farlo coinvolgendo anche gli “ultimi”. Ci vuole una nuova fiscalità che premi chi inquina di meno e l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili (in particolare petrolio e carbone). Non possiamo restare inermi davanti agli impatti di cambiamenti climatici senza precedenti, con un’economia sempre più globalizzata, una finanza sempre più potente e con lavori sempre più precari, diseguaglianze crescenti e milioni di persone che provano a scappare da miseria e guerre.
Purtroppo abbiamo una classe dirigente e politica del Paese che si è dimostrata finora, nella sua parte maggioritaria, “miope” e “poco sensibile”.
Si apre una nuova stagione di forte contrasto ai “ladri di futuro“!