CALTANISSETTA – “La cura e la città: implicazioni sociali di una cultura del servizio” è il tema della manifestazione cittadina che Casa Rosetta secondo una lunga consuetudine terrà anche quest’anno a fine novembre, e sarà anche l’inaugurazione dell’anno accademico del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione che la Fondazione Alessia – inglobata nell’Associazione Casa Rosetta, tiene a Caltanissetta e a Partinico in collegamento con la Pontificia Facoltà Auxilium di Roma.
La manifestazione si terrà nel teatro Margherita giovedì 28 novembre con inizio alle 9,30. E “La cura e la città: implicazioni sociali di una cultura del servizio” sarà il tema della prolusione affidata a Ernesto Olivero, fondatore e presidente del Sermig (Servizio Missionario Giovani) di Torino.
“Desideriamo che questo incontro – dice il presidente di Casa Rosetta, Giorgio De Cristoforo – sia l’occasione di una riflessione cittadina
sulla valenza sociale e culturale del servizio che un’associazione come la nostra offre ai territori e ai contesti in cui opera; una riflessione – utile per una migliore costruzione della comunità cittadina – anche sul valore dell’attenzione verso gli altri, soprattutto verso le persone meno fortunate, e sul valore dell’ascolto e della capacità di mettere insieme idee, progetti, speranze, azioni. E – aggiunge il presidente di Casa Rosetta – abbiamo invitato come relatore il fondatore e presidente del Sermig (Servizio Missionario Giovani) di Torino, Ernesto Olivero, perché riteniamo che abbia molte analogie con la visione, lo spirito e l’opera di Casa Rosetta: un lavoro per il riscatto integrale della persona sofferente, un lavoro fatto d’impegno formativo-spirituale e educativo-culturale, di servizio per la cura e l’assistenza di chi non ce la può fare da solo, per il recupero di chi è scivolato – per vari motivi – lungo un crinale che porta alla mortificazione e alla morte voltando tristemente le spalle alla vita autentica. I giovani sono in cima ai pensieri del Sermig per le difficoltà che si trovano ad affrontare in questo tempo, ma sono anche la speranza per il futuro se si mettono in gioco preparandosi con lo studio, l’impegno, il servizio. E dall’Arsenale della Pace, creato nel 1984, e punto di riferimento per migliaia di loro, il Sermig ed Ernesto Olivero hanno chiesto alle autorità mondiali che i giovani siano dichiarati “patrimonio dell’umanità” e come tali rispettati, accuditi, aiutati a crescere”.
La manifestazione del 28 novembre sarà aperta dai saluti del presidente di Casa Rosetta e della preside dell’Auxilium Piera Silvia Ruffinatto. Prima della prolusione di Ernesto Olivero è previsto un intervento del sindaco Roberto Gambino.
Nel pomeriggio dello stesso 28 novembre, pure al teatro Margherita, si terrò la seconda parte della manifestazione di Casa Rosetta, anche questa ispirata ai valori dell’inclusione: un intrattenimento/spettacolo sul tema “La cura e la città” con un ricordo del fondatore di “Casa Rosetta” don Vincenzo Sorce e con performances artistiche ideate e realizzate da gruppi di alcune strutture dell’Associazione e di studenti di due scuole cittadine.