Studenti del Rapisardi al Maker Faire di Roma, il video

Scegliere il proprio percorso formativo per poter costruire la carriera è un’azione che deve essere vissuta come un’avventura a tappe. La condivisione di idee in un ambiente eclettico consente di poter ampliare le conoscenze e, tramite un virtuale e condiviso brainstorming, generare nuove frontiere.

Una visione che l’ITET Rapisardi – Da Vinci di Caltanissetta, diretto dalla professoressa Santa Iacuzzo, condivide e, costantemente, cerca di mettere in pratica per trasformare una teoria empirica in esperienza pratica. Questa volta a uscire dalle mura dell’istituto di viale Regina Margherita per raggiugere il Maker Faire dal 18 al 20 ottobre 2019 è stata una rappresentanza di 8 studenti delle classi IV e VB del corso di Informatica e Telecomunicazioni.

All’interno del Padiglione 5 della Fiera di Roma Roberto Bruno, Dario Calamera, Francesco Galletti, Sofia Iacona, Andrea Lachina, Giorgio Mugavero, Davide Privitera e Felice Vancheri stanno presentando le loro invenzioni. Agli stand D19 e D25, con la supervisione dei docenti Fabio Capraro e Manuela Musumeci, i giovani “maker” stanno rispondendo alle domande di tutti i visitatori. Tanti sono i curiosi a scorrere tra gli stand ma, tra questi, sono presenti anche buyer, consumer e imprenditori che potrebbero interessarsi ai progetti per poter avviare delle start up.

Da 5 anni, la partecipazione a una delle più importanti fiere dell’innovazione di tutta Europa, è diventato un appuntamento fisso per l’istituto superiore nisseno che vede questo evento come un ulteriore tassello che arricchisce la programmazione della didattica laboratoriale di robotica e automazione.

“Essere scelti tra le scuole partecipanti a questo evento, per noi docenti, è una grande soddisfazione – hanno commentato i professori Capraro e Musumeci -. L’interazione con realtà scolastiche di tutta Europa ci consente di avere un feedback costruttivo sulle nostre attività e sugli obiettivi conseguiti dandoci modo di poter predisporre opportunamente le nostre proposte didattiche”.

Il primo progetto, Air Buster, risponde alla necessità, ora più che mai attuali, di sensibilizzare le persone ai problemi legati al mantenimento del territorio e delle risorse naturali. “La salvaguardia del nostro ecosistema è messa a rischio soprattutto dalla mancanza di consapevolezza sullo stato dell’ambiente che ci circonda – hanno raccontato gli studenti Lachina, Bruno e Vancheri -. Il nostro scopo è quello di fornire un’informazione concreta sulla qualità dell’aria che respiriamo che si estenda a vasti territori piuttosto che a singole e limitate zone come avviene attualmente”.

Il secondo progetto, “Bee Blocks”, esposto da Calamera, Galletti, Iacona, Mugavero e Privitera consente l’introduzione del coding nelle scuole con un approccio innovativo coniugandolo con le attività laboratoriali di assemblaggio di apparecchiature elettroniche programmabili. “L’interscambiabilità dei moduli consente di dare spazio alla creatività sfruttando dei semplici incastri che non necessitano di alcuna conoscenza tecnica per renderli operativi” hanno concluso i giovani.

Entrambe le invenzioni selezionate, ovviamente, seguono la logica di Innovazione 4.0 e l’abbinamento tra tecnologia fisica e digitale: sensori, comunicazione via Cloud, IOT e applicazioni mobile.

Maker Faire, così vissuto, non è solo una fiera dell’innovazione. È un “open source” che educa alla curiosità, stimola la creatività e spinge verso una nuova frontiera. Partecipare a questo evento, dunque, potrebbe rappresentare quella svolta che potrebbe lanciare i giovani inventori verso un futuro ricco di soddisfazioni.

Guarda la video intervista condotta da Marcella Sardo, digital promoter del PID – Punto Impresa Digitale, inviata dalla Camera di Commercio di Caltanissetta al Maker Faire per osservare nuove possibilità di sviluppo da poter veicolare al tessuto imprenditoriale nisseno.

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Il prototipo Bee Blocks
Programmazione bee blocks
Tutto il Team Bee Blocks
il prototipo dell'Air Buster
Il team dell'Air Buster

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