Con l’operazione “Green Finger”, personale della Squadra Mobile palermitana, su delega della Procura di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia, sta eseguendo, avvalendosi della collaborazione di omologhe articolazioni della Polizia di altre città di alcuni equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine SICILIA Occidentale, decine di misure cautelari di responsabili di un vasto giro di droga. Il focus degli investigatori dell'”antidroga”, nel corso di una indagine partita nel 2015, si è soffermato sui “grossisti” dello stupefacente: sono state smantellate due organizzazioni criminali, indipendenti ed estranee l’una all´altra, “specializzate” rispettivamente nel procurare grossi carichi di cocaina ed hashish. Nel primo caso, sono state registrate le rotte, i collegamenti ed i rapporti intrattenuti tra i sodali dell’associazione a delinquere con rappresentati della malavita anche internazionale che dall’Argentina, dopo tappe intermedie europee, avrebbero fatto giungere in città grossi quantitativi di cocaina. Nel secondo caso, i rilevanti carichi di hashish giunti nel capoluogo sarebbero stati distribuiti in altre province e la piazza palermitana avrebbe assunto un ruolo di “raccolta regionale ed interprovinciale” della droga e centro di smistamento. L´hashish, spesso proveniente da grossi fornitori localizzati in Marocco, sarebbe rimasto in “stoccaggio” all´interno di magazzini del nord-Italia fin quando non fosse stato acquistato dai sodali palermitani e solo allora sarebbe stato fatto viaggiare alle volte del capoluogo. Il quantitativo di hashish monitorato in entrata nel capoluogo è stimato in oltre 1000 chilogrammi, 700 dei quali sono stati sequestrati in più tranche, con il relativo arresto dei corrieri. Notevoli anche i sequestri di coltivazioni di cannabis effettuati nel palermitano