La struttura è nata nel 1920 come orfanotrofio e successivamente venne trasformata in riformatorio.
Tra le note positive possiamo evidenziare:le celle hanno il riscaldamento e l’acqua calda;i detenuti usufruiscono della video chiamata per parlare con i parenti; nella struttura vi è una bella chiesa e un curato teatro; è presente un efficiente polo didattico; esiste un buon rapporto umano tra agenti penitenziari e detenuti.
Tra le “ ombre ” vanno ricordate: vi sono mega celle che arrivano ad ospitare fino a 15 detenuti ( e non è facile far convivere tante “ teste” insieme in uno spazio così ridotto) con un solo bagno; Il cortile passeggio è molto degradato; vi è la presenza di lamiere alle finestre delle celle che ostacolano il passaggio d’aria e, specialmente d’estate, riscaldano l’ambiente.
Carcere di San Cataldo: ” luci e ombre” …
Lello |
Lun, 21/10/2019 - 15:23
Condividi su: