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Caltanissetta, Padre Angelico Lipani Venerabile: il Cardinale Bertello consegnerà il Decreto il 15 ottobre in Cattedrale

Redazione

Caltanissetta, Padre Angelico Lipani Venerabile: il Cardinale Bertello consegnerà il Decreto il 15 ottobre in Cattedrale

Lun, 14/10/2019 - 16:26

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Martedì 15 ottobre, il Cardinale Giuseppe Bertello consegnerà alla Diocesi di Caltanissetta il Decreto di Venerabilità firmato da Papa Francesco il 5 luglio scorso, con il quale si riconoscono le virtù eroiche di Padre Angelico Lipani, nel 134° anniversario della costituzione della Congregazione delle Suore Francescane del Signore, da lui fondata.

La Consegna del Decreto al Vescovo Mons. Mario Russotto ed alla Madre Generale della Congregazione Suor Priscilla Dutra Moreira, avverrà durante la solenne celebrazione eucaristica in Cattedrale alle ore 18.00, presieduta dal Card. Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e componente della Congregazione delle Cause dei Santi, e concelebrata da tutti i sacerdoti della Diocesi. Il Decreto sarà letto da Mons. Sergio La Pegna, Superiore Generale della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana.

Padre Angelico Lipani è il primo nisseno che viene dichiarato Venerabile, riconoscimento che pone le premesse per una possibile beatificazione (per la quale sarà necessario un miracolo), proprio nell’anno in cui la sua Congregazione e la Diocesi nissena celebrano il primo centenario della sua morte.

La sua vita (1842-1920), che ha accompagnato la nascita e la fondazione della Diocesi, si è svolta in anni difficili, nella Caltanissetta tra ‘800 e ‘900, segnata dall’economia dello zolfo e da grandi povertà materiali e spirituali. Il suo impegno intenso e quotidiano per la promozione degli ultimi lo ha portato a costruire una rete di solidarietà capace di mobilitare le risorse e le coscienze dei nisseni nell’aiuto concreto ai poveri e agli emarginati, fino a fondare nel 1885 una Congregazione di Suore, le Francescane del Signore, intorno al piccolo Santuario del Signore della Città, per assistere ed educare le orfane dei minatori che morivano nelle stragi delle zolfare nissene frequenti in quegli anni. Docente di Latino in Seminario, si adoperava per sostenere agli studi i giovani privi di mezzi che avevano scelto la strada del sacerdozio, per i quali scriveva anche diversi libri di testo, poi pubblicati.