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Caltanissetta, l’universita’ Senza Età” riprende le lezioni: nella Parrocchia S. Pietro a partire dal 17 ottobre

Redazione

Caltanissetta, l’universita’ Senza Età” riprende le lezioni: nella Parrocchia S. Pietro a partire dal 17 ottobre

Lun, 14/10/2019 - 16:20

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Giovedì 17 ottobre, alle ore 17,30, con una prolusione del Vicario Generale della Diocesi Mons. Giuseppe La Placa, riprenderanno gli incontri dell’Università Senza Età, nell’Auditorium “Mons. Cataldo Naro” della Parrocchia S. Pietro di Caltanissetta.

Mons. La Placa proporrà una riflessione su un tema di grande respiro culturale e spirituale: “La santità: l’altro nome per dire l’uomo”, in linea con l’approfondimento che in tutta la Diocesi sta maturando sulla storia delle tante figure di santità, “luci vicine”, proposte dal Vescovo, Mons. Mario Russotto nella sua ultima Lettera Pastorale.

Le lezioni dell’Università Senza Età, quest’anno al suo quarto anno di attività, per il primo quadrimestre (ottobre-gennaio) si articolano in: 5 corsi di Inglese (Beginners, Pre-intermediate, Intermediate, Advanced 1 e 2) il mercoledì e il giovedì dalle 16 alle 17, a cura delle Proff. Maria Lupo, Caterina Messana, Caterina Miraglia, Anna Polidoro; Scienze della terra, ogni giovedì alle 17,30 a cura del Prof. Marcello Frangiamone; La Sicilia: immagine e rappresentazione, con una serie di incontri che quest’anno saranno dedicati alle personalità della storia e della toponomastica nissena, a cura dei Proff. Francesca Buscemi, Enrico Calogero, Mario Cassetti, Fiorella Falci, Salvatore Farina, Cettina Ginevra, Walter Guttadauria, Vitalia Mosca, Giuseppe Mulè, Aurelia Speziale, Giovanbattista Tona e Rosanna Zaffuto Rovello.

«L’Università Senza Età – sottolinea il parroco di S. Pietro Don Rino Dello Spedale Alongi che ha promosso la sua istituzione – è gratuita e aperta a tutti coloro che sono interessati all’opportunità di conoscere ed approfondire le diverse tematiche, non prevede requisiti di ammissione né esami finali e si propone come occasione di condivisione e socializzazione per i tanti cittadini che desiderano essere partecipi dei processi culturali anche come forma di impegno civile. Tutti i docenti sono volontari e on grande entusiasmo mettono a disposizione le proprie competenze nel confronto con l’interesse e la curiosità degli “studenti” che stimolano l’approfondimento e la ricerca in nuovi settori della conoscenza».

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