Caltanissetta, “Borsellino quater”: difesa, Madonia non prese parte a summit su stragi

CALTANISSETTA – Il boss palermitano Salvatore Madonia non avrebbe preso parte alla riunione della commissione provinciale di Palermo voluta da Toto’ Riina per gli auguri di Natale e nel corso della quale vennero deliberate le stragi del 92. Questa sarebbe la tesi sostenuta dall’avvocato Flavio Sinatra, legale di fiducia del boss palermitano nell’ambito del “Borsellino quater” che si svolge in corte d’assise d’appello di Caltanissetta. Il legale di Madonia, nel chiedere l’assoluzione del proprio assistito, ha inoltre sostenuto che non vi e’ certezza che la decisione di eliminare i giudici Falcone e Borsellino sia stata presa in quella riunione perche’ nell’88 e nell’89 ci sarebbero gia’ stati altri tentativi per eliminare il giudice Borsellino. Madonia e’ accusato di essere uno dei mandanti della strage di via d’Amelio. Oltre a Madonia, gia’ condannato all’ergastolo in primo grado, gli altri imputati sono Vittorio Tutino, anche lui condannato all’ergastolo e i falsi pentiti Francesco Andriotta, Calogero Pulci e Vincenzo Scarantino. I primi due sono stati condannati a 10 anni per calunnia. Reato prescritto per Scarantino. I tre falsi collaboratori con le loro dichiarazioni contribuirono a depistare le indagini sull’attentato di via d’Amelio. La prossima udienza e’ fissata per martedi’ 15 ottobre.

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