Viene facile pensare : oggi il Vangelo ci dà una lezione di umanità, o di buona creanza; nozioni di buona educazione come da galateo. Sarebbe assai restrittivo pensare che i consigli di Gesù siano da riportare solo ai momenti di un banchetto solenne. E’ certamente un invito ad ampio spettro, si direbbe totalizzante, che deve riguardare tutta quanta la nostra vita , quella quotidiana, quella dei piccoli gesti. Quella delle vicende semplici dalle quali scaturiscono le più impensabili esigenze che costringono a delle scelte di umanità e di bontà. Gesù vuole “ annunciare”, esprimere apprezzamento e consigliare di vivere nella umiltà. La parabola si limita a suggerire un comportamento regolato dalla umiltà nei banchetti ma l’intento è certamente quello di insegnare a vivere nella virtù della umiltà. Virtù non molto “vissuta” o addirittura sconosciuta nell’Antico Testamento. E anche ai nostri tempi non pare che sia tanto praticata ed amata. La mentalità comune è piuttosto sollecitata a cercare i primi posti in tutte quelle circostanze in cui si può far mostra di sé. Lo spirito “ goliardico” della gara, dei confronti, delle sfide è penetrato in tutti i membri di qualsiasi istituzione, o aggregazione, di comunità di ogni specie, anche “soprannaturali “. Ma Gesù suggerisce: ” non cercare il primo posto, ricordati che chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” .Non è norma riservata agli ipotetici grandi della terra, né invocata solo in occasione di grande visibilità, ma sempre. Quindi non solo quando si tratta del potere, della gloria, o nella vanità di volere primeggiare per lo sfoggio di abbigliamenti, o di ricchezze o in occasioni in cui si anela a poter dire “ tu non sai chi sono io “ Proviamo ad accettare uno sgarbo al semaforo; a sopportare una parola di troppo in una ordinaria conversazione, a sorvolare su un saluto negato, a sentirsi “sorpassato” nella fila di attesa, e tantissime , umili , insignificanti e innocue circostanze che fanno emergere il senso di civiltà, di magnanimità,, del glorioso buon senso Dove può emergere la generosità, che può diventare il tramite più nobile per evitare orribili, stupidi, ed inutili aggressioni o addirittura crimini. Quanta stoltezza nel non sapere sopportare un “ parola” e non essere capaci di un comportamento umile. A fronte ci sta, magari, una punizione con perdita della libertà, se non proprio della vita.
“E sedutosi … li ammaestrava”: Se sei invitato non cercare il primo posto (di don Salvatore Callari)
Lun, 02/09/2019 - 07:45
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