“E sedutosi … li ammaestrava”: ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito che per novantanove giusti (di don Salvatore Callari)

Per il calendario liturgico questa è la XXIV  domenica : una domenica piuttosto anonima . Niente di  straordinario se non il  prosieguo dell’insegnamento di Gesù. A volere essere … un po’ fantasiosi  potremmo chiamarla “ domenica degli opposti”, dei contrasti che emergono dall’insieme della narrazione evangelica, e qualcuno… esterno, che si aggiunge, e che è localizzato, scherzando,  come per diritto di “ jus soli “ .Per ragioni  territoriali, si verifica nel “suolo” dove io opero, dove si celebra ancora una volta la festa  della Madonna dei Miracoli. Spero di  chiarire , con ardita sintesi, per ragione di spazio , qui di seguito.  NEL  VANGELO : I pubblicani e i peccatori ascoltano Gesù; i farisei e gli scribi mormoravano.  Erano   sempre  in contrasto con Gesù, con intento malizioso e pretestuoso, non erano mai d’accordo e lo accusavano di comportamento sbagliato, contro la legge, contro la tradizione. Gesù sopportava con  pazienza  e aveva cura di annullare i loro ragionamenti  e proponeva sempre novità, la più interessante  era  l’amore del Padre, la sua infinita misericordia .  Lo faceva attraverso i suoi racconti, assai spesso  deliziosi,  cioè le parabole. Oggi nel Vangelo si leggono tre  parabole  della misericordia: la  pecorella smarrita, l’ansia del pastore che la cerca e la ritrova; la dramma perduta, che la donna cerca affannosamente  finchè   la ritrova . E sottolineava  il contrasto tra l’angoscia  dello smarrimento  e la gioia del ritrovamento: rallegratevi con  me …. Il traslato dalla parabola alla realtà è di grande consolazione: il superamento del contrasto che diventa  motivo di gioia è la conversione  dell’uomo peccatore , perduto e ritornato  alla casa del Padre. Ci sarà più gioia in cielo per uno  solo   che si converte . Tristissimo e nobilissimo, poi, il contrasto che brilla nella parabola del Padre misericordioso ( cioè del Figliol prodigo ) .  A tanto scostumato agire del  figlio risponde la grande bontà del Padre che generosamente  perdona ed accoglie. L’ultimo contrasto, riservato , per  jus soli è la celebrazione festosa della Madonna dei Miracoli, nel giorno in cui il calendario fisso della chiesa riporta la memoria della Beata Vergine Addolorata . Pur nella più sentita devozione  per il ricordo dell ‘Addolorata , ( che però  ormai vive nello splendore della gloria in paradiso ) la cittadinanza  “ locale “ gioisce attorno alla Madonna, con giubilo sereno e interiore, la riconosce  ed acclama come la “ Tutta Santa” ,,piena di grazia e Madre tenerissima che volge i suoi occhi misericordiosi verso i suoi figli, col dono dei miracoli.

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