Per il calendario liturgico questa è la XXIV domenica : una domenica piuttosto anonima . Niente di straordinario se non il prosieguo dell’insegnamento di Gesù. A volere essere … un po’ fantasiosi potremmo chiamarla “ domenica degli opposti”, dei contrasti che emergono dall’insieme della narrazione evangelica, e qualcuno… esterno, che si aggiunge, e che è localizzato, scherzando, come per diritto di “ jus soli “ .Per ragioni territoriali, si verifica nel “suolo” dove io opero, dove si celebra ancora una volta la festa della Madonna dei Miracoli. Spero di chiarire , con ardita sintesi, per ragione di spazio , qui di seguito. NEL VANGELO : I pubblicani e i peccatori ascoltano Gesù; i farisei e gli scribi mormoravano. Erano sempre in contrasto con Gesù, con intento malizioso e pretestuoso, non erano mai d’accordo e lo accusavano di comportamento sbagliato, contro la legge, contro la tradizione. Gesù sopportava con pazienza e aveva cura di annullare i loro ragionamenti e proponeva sempre novità, la più interessante era l’amore del Padre, la sua infinita misericordia . Lo faceva attraverso i suoi racconti, assai spesso deliziosi, cioè le parabole. Oggi nel Vangelo si leggono tre parabole della misericordia: la pecorella smarrita, l’ansia del pastore che la cerca e la ritrova; la dramma perduta, che la donna cerca affannosamente finchè la ritrova . E sottolineava il contrasto tra l’angoscia dello smarrimento e la gioia del ritrovamento: rallegratevi con me …. Il traslato dalla parabola alla realtà è di grande consolazione: il superamento del contrasto che diventa motivo di gioia è la conversione dell’uomo peccatore , perduto e ritornato alla casa del Padre. Ci sarà più gioia in cielo per uno solo che si converte . Tristissimo e nobilissimo, poi, il contrasto che brilla nella parabola del Padre misericordioso ( cioè del Figliol prodigo ) . A tanto scostumato agire del figlio risponde la grande bontà del Padre che generosamente perdona ed accoglie. L’ultimo contrasto, riservato , per jus soli è la celebrazione festosa della Madonna dei Miracoli, nel giorno in cui il calendario fisso della chiesa riporta la memoria della Beata Vergine Addolorata . Pur nella più sentita devozione per il ricordo dell ‘Addolorata , ( che però ormai vive nello splendore della gloria in paradiso ) la cittadinanza “ locale “ gioisce attorno alla Madonna, con giubilo sereno e interiore, la riconosce ed acclama come la “ Tutta Santa” ,,piena di grazia e Madre tenerissima che volge i suoi occhi misericordiosi verso i suoi figli, col dono dei miracoli.
“E sedutosi … li ammaestrava”: ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito che per novantanove giusti (di don Salvatore Callari)
Dom, 15/09/2019 - 07:36
Condividi su: