In questa domenica , 8 settembre, ricorre la festa della Natività della Beata Vergine Maria ed eccezionalmente, data la particolare solennità che riveste a Mussomeli, mi sento obbligato a parlare di Lei. Viene celebrata col titolo di Madonna dei Miracoli . Con una piccola inversione, ricavo un titolo che mi introduce a parlare in un certo modo. E cioè: parlerò dl Miracolo della Madonna. La diversità sta in questo: non parleremo dei miracoli della Madonna. Quelli di cui è “ autrice “ la Madonna, ma della sua persona che è “ tutta un miracolo”, in maniera del tutto popolare direi “ un concentrato di miracoli” che arricchiscono in modo assolutamente unico la sua figura. E’ necessario , però, per non fare elogi immotivati o costruiti su base di pur lodevole devozione o frutto di fervida venerazione , dire quali sono i punti biblici a cui ci riferiamo e che giustificano l’espressione. Il primo, assai significativo è , quando , dopo il peccato originale, Dio dice : “porrò inimicizia tra te ( demonio ) e la donna, essa ti schiaccerà il capo”. Non è possibile pensare che si possa trattare di una “donna” qualsiasi. C’è poi il testo di Isaia, 700 anni prima , della nascita di Maria, in cui si dice “ una vergine concepirà e darà alla luce un figlio “, quindi è già nel pensiero di Dio ed è ingiustificabile pensare che si tratti di una anonima ragazza che diverrà madre senza l’intervento di un privilegio. Ma Il punto più denso e ricco di verità teologiche è l’episodio della Annunciazione. In esso emerge a chiare note che Maria è “ piena di grazia “, che il Signore è con Lei, in un rapporto di particolare e divina intimità, che ha trovato grazia presso Dio, che ha per lei un trattamento speciale , per uno scopo specifico, unico nella storia della umanità: divenire la madre del figlio di Dio, Gesù Cristo, che è Dio. E si dà inizio al mistero della Redenzione che si realizza con la collaborazione di Maria che fornisce a Cristo “ lo strumento” per realizzare la Redenzione , cioè il corpo. E’ logico dire che il mistero della salvezza, si “ innesta” nel mistero della Incarnazione , nel grembo di Maria . E le voci di “osanna” non mancheranno ; Elisabetta dice “ Beata te che hai creduto”, la voce del popolo si leva gioiosa : beato il grembo che ti ha portato , e la stessa Vergine Maria proclama : “Grandi cose ha fatto in me colui che è potente”. Per quel poco che abbiamo detto possiamo essere lieti e sicuri che sia davvero “ un miracolo vivente. La Madonna è un miracolo, l’esemplare e la testimonianza viva della santità più eccelsa.