Su un totale di 69 gare concluse in SICILIA per un importo che supera i 146 milioni di euro, solo 4 sono quelle concluse in comprova dei requisiti e quindi opere realmente realizzate per un totale di poco piu’ di 120 mila euro. “E’ chiaro che qualcosa nella depurazione delle acque e del sistema fognario in SICILIA non funziona. Comprendiamo la buona volonta’ della gestione commissariale affidata al commissario Rolle, ma i numeri continuano a essere impietosi. Si cambi passo”, dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola e Valentina Palmeri a margine della Commissione Ambiente all’Ars dove e’ stato sentito il commissario straordinario unico per la depurazione Enrico Rolle. “Si tratta spesso – spiegano Palmeri e Di Paola – di progetti datati e redatti prima che subentrassero le attuali norme in materia ambientale sia nazionali che le direttive europee”. “Il commissario – spiega Valentina Palmeri – non sta applicando le moderne soluzioni applicate, invece, in altre Regioni d’Italia, non tenendo conto del grave rischio di desertificazione che colpisce molti comuni costieri, come i comuni che si affacciano sul canale di SICILIA, che hanno problemi di cuneo salino nelle falde, a causa dell’iper sfruttamento e dell’abbassamento della falda consequenziale, area che ormai non supera i 400 mm l’anno di piovosita’, dato peggiorato negli ultimi 30 anni. La mancanza dell’obbligo del riutilizzo fa rischiare che la SICILIA si trovi a dover affrontare una nuova contestazione da parte della Ue che, con il nascente Regolamento, punta con decisione a tale percorso. Per tale motivo chiederemo un incontro con il ministro Costa”.
Depurazione: Sicilia annaspa, su 69 gare chiuse solo 4 opere compiute
Mar, 24/09/2019 - 17:50
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