MUSSOMELI – Per le loro nozze, recentemente, una coppia belga, Bert Vanbellingen e Nina Smets, ha scelto la terra sicula: esattamente il luogo in cui si trova l’ antico, suggestivo ed imponente maniero descritto come “Nido D’Aquila”: Mussomeli, dall’aria salubre, ricca 
di storia, tradizioni e pietà popolare tramandata dagli antenati. Un territorio la cui promozione paesaggistica è affidata all’ attuale classe dirigente che si sta spendendo per il suo sviluppo e per la valorizzazione dei suoi beni culturali e monumentali. Un matrimonio settembrino , dunque, accolto al Santuario Maria SS. dei Miracoli, in pieno clima festaiolo, e celebrato durante il periodo della festa patronale. I due sposi sono venuti da lontano, accompagnati da parenti, amici e dal prete belga, sorvolando la terra italica per raggiungere Mussomeli, quel lembo di terra in cui è annoverato il fabbricato che costituirà la loro dimora, dove hanno ottenuto la loro residenza. Un’abitazione, proprio in pieno centro storico, 
nella via Napoleone Colaianni. A celebrare il matrimonio, in lingua belga ed anche italiana, è stato il sacerdote Belga, Padre Dirk de gendt che, ai piedi della Madonna dei Miracoli, nello splendore del santuario, ha benedetto le nozze della coppia, assai felice e commossa. Il loro arrivo e visita al castello per l’album fotografico, unitamente al gruppo degli invitati, è stato salutato da scroscianti applausi. A tale riguardo, così ha postato sul social la vice presidente del consiglio comunale Jessica Valenza: “Ringrazio di cuore gli sposi, per avermi dato la possibilità di partecipare attivamente ai preparativi di questo splendido matrimonio ma soprattutto per aver scelto Mussomeli come posto dove celebrare il loro amore. Un grazie inoltre va ai parenti e amici (circa 75) arrivati dal Belgio, persone splendide con le quali ho avuto il piacere e l’onore di condividere due giorni di festeggiamenti”. E rivolgendosi agli sposi: ”Bert e Nina, siete delle persone meravigliose, adesso anche cittadini di Mussomeli e di questo ne siamo fieri”.
