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Caltanissetta, depistaggio via D’Amelio. Poliziotta: “Mai visto Scarantino in possesso dei verbali”

Redazione

Caltanissetta, depistaggio via D’Amelio. Poliziotta: “Mai visto Scarantino in possesso dei verbali”

Lun, 09/09/2019 - 16:50

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CALTANISSETTA – “Non ho mai visto Scarantino in possesso di documentazione o con verbali di interrogatorio”. Lo ha detto Margherita Giunta, sovrintendente della polizia di Stato, rispondendo a una domanda del pm Stefano Luciani nell’ambito del processo che si celebra a Caltanissetta sul depistaggio delle indagini sulla strage di via d’Amelio. La teste, in servizio all’epoca alla Squadra mobile di Palermo e assegnata a Imperia con gli altri colleghi per occuparsi della gestione del falso pentito, si prendeva cura della moglie e dei figli. La poliziotta descrive Scarantino come una persona pesante: “Si comportava male con i figli. Li sgridava in continuazione ed era una cosa che non dirigevo. E poi aveva un atteggiamento animalesco. Spesso prendevo i bimbi e li portavo nella loro stanza. Era molto geloso della moglie. Guardava negli occhi i colleghi maschi per vedere se gli guardavano la moglie. Personalmente non vedevo l’ora di uscire da quella casa”. Alla domanda del Pm sulla presenza di utenze in casa di Scarantino, la teste ha risposto: “Mi sa di si'”, per poi aggiungere non ricordo. In precedenza, il sovrintendente della polizia Giuseppe Di Gangi, componente del gruppo Falcone Borsellino, aveva confermato: “Non ho mai visto Scarantino studiare carte con i poliziotti, seduto con Ribaudo o Bo a studiare verbali”. Poi ancora uno sfogo da parte del teste: “Non puo’ capire cosa passo io da 5 anni. Sono stato trattato come un criminale di Stato, senza potermi mai difendere. Io non sono un criminale, li ho sempre arrestati i mafiosi, ne ho arrestati a centinaia. E questo lavoro mi rendeva felice”.