MUSSOMELI – I Consiglieri comunali Martorana, Castiglione e Mancino, primo firmatario Salvatore Cardinale, hanno presentato al Presidente del Consiglio comunale una mozione relativa al riconoscimento di Mussomeli, comune montano. Questo il testo: PREMESSO: Che nel 1999 l’allora amministrazione in carica, con delibera di giunta istituiva la verticalizzazione e l’autonomia degli istituti scolastici, riconfermando la titolarità di comune montano per Mussomeli, già normato da precedenti leggi nazionali e regionali;
Che nel 2012 l’allora amministrazione in carica , con delibera N. 158 avente per oggetto: Razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica della Sicilia – Anno 2012/2013 – circolare n. 28 del 5.10.2011, deliberava: “… di avvalersi delle disposizioni di cui al comma 7 dell’art. 2 della L.R. n. 6/2000, che prevede altresì la deroga dei parametri da 500 a 300 alunni per la specificità territoriale (Comune Montano) e la disagevole viabilità…”, delibera mai impugnata né contradetta da alcun provvedimento dell’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, per la regolamentazione delle autonomie scolastiche;
VISTO che con propria nota del marzo 2019 l’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, trasmetteva al Centro Sevizi Amministrativi di Caltanissetta che il Comune di Mussomeli non è più Montano ma è stato declassato a Comune parzialmente Montano, non adducendo valide spiegazioni circa il suo declassamento, in considerazione del fatto che altri assessorati regionali (Agricoltura e Territorio e Ambiente) continuano a classificare Mussomeli Comune Montano;
Considerato che la CIRCOLARE 8 luglio 2004 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E DELLE FORESTE – Direttive per la redazione del programma di attività di valorizzazione e promozione del territorio montano (fondo regionale per la montagna ex art. 61 della legge regionale n. 2/2002) – riportava l’elenco dei comuni montani della regione Sicilia, di cui in provincia di Caltanissetta venivano considerati tali Mussomeli e Resuttano;
considerato che in passato il comune di Mussomeli, per la sua titolarità di Comune Montano, ha ricevuto finanziamenti dall’Unione Europea, dai competenti Ministeri del governo nazionale e dagli assessorati della Regionale Siciliana, di cui sono prova diversi decreti di finanziamento pubblicati in gazzetta nazionale e regionale e con lavori appaltati e già eseguiti (Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia dell’8 maggio 2009, n. 20 – Ambito 1 – con Circolare n. 7899 del 17 aprile 2009; Fondo Regionale per la Montagna-Delibera di Giunta Regionale n. 246 del 22.09.11 Assessorato Risorse Agricole);
che un tale declassamento del comune di Mussomeli potrebbe determinare ulteriori negative ripercussioni su altri servizi ai cittadini presenti nel territorio così come peraltro successo in passato con l’ospedale di Mussomeli
tenuto conto che la ratio e la lettera della legge regionale n. 6 del 24 febbraio 2000 sul dimensionamento, gli accorpamenti e le fusioni delle nostre Istituzioni scolastiche, con la quale si intendeva difendere e tutelare le aree infra-strutturalmente e socio-economicamente svantaggiate e a rischio di povertà, consente l’ente comunale in auto tutela di chiedere alla Regione Siciliana il riconoscimento della criticità economica, infrastrutturale, dei servizi sociali e della viabilità gravemente compromessa della propria comunità e del proprio territorio;
Impegnano il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a:
- Effettuare tutte le azioni politiche necessarie per dirimere e superare la diversa e incongrua valutazione contradditoria tra diversi assessorati della Regione Siciliana su Mussomeli Comune Montano;
- Attivare così come già fatto da altri sindaci di comuni siciliani, e in assenza di risposte positive dei competenti assessorati, un ricorso al TAR Sicilia per riottenere il riconoscimento di Mussomeli quale comune Montano, nella superiore convinzione che una favorevole sentenza dell’organo amministrativo possa definitivamente sbloccare l’annosa e contradditoria questione in oggetto, con indubbio beneficio per la nostra comunità e per i nostri cittadini, facendo valere le ragioni del buon senso e del rispetto per le norme in vigore da decenni della Regione Siciliana”.