Il sindacato, spiega Idonea, “ha motivo di ritenere che il momento più delicato nell’applicazione della circolare debba essere individuato nella redazione dei piani di fabbisogno di personale, qualitativi e quantitativi, che i direttori generali delle aziende interessate saranno chiamati a formalizzare, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, a cominciare dal coinvolgimento dei dirigenti apicali, responsabili delle unità operative che svolgono un ruolo fondamentale nella predisposizione del piano del fabbisogno”. Idonea quindi chiarisce: “Non c’è dubbio, al riguardo, che il personale precario del sistema sanitario ha svolto e continua a svolgere, da oltre un ventennio, compiti essenziali alla macchina organizzativa delle aziende sanitarie, ragion per cui il sindacato si augura che, in nome di una “riformulazione del fabbisogno di personale”, non vengano sacrificate competenze, attività e professionalità di lavoratori che, ad oggi, costituiscono un patrimonio ed una risorsa per la sanità siciliana. Sarebbe assai strano che un direttore generale, nella fase conclusiva della vicenda risolta brillantemente dall’attuale governo, dichiarasse di non volersi più avvalere dei precari storici e delle attività svolte dagli interessati, ritenendole superflue e superate. Del resto, nell’attuale fase di gestione del personale, le dotazioni organiche costituiscono uno strumento flessibile, soggetto a modifiche ed integrazioni per fare fronte alle continue e mutevoli esigenze delle aziende”. (rv 3331552350)