Giuseppe Tomaselli nuovo Capitano Compagnia Carabinieri di Mussomeli

MUSSOMELI – Nativo di Palermo ma con una lunga esperienza nel Nord Italia, s’è insediato il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri  di Mussomeli, con pertinenza su tutte le Stazioni dei Comuni del Vallone. Si tratta del Capitano Giuseppe Tomaselli, 43 anni, sposato e padre di due bambini, che per il prossimi anni sarà l’ufficiale più alto in grado del territorio. Il capitano Tomaselli, in precedenza, indossò la divisa da sottufficiale, nella Polizia Giudiziaria a supporto della Procura. Quindi col passar degli anni, ha concorso per il ruolo superiore. Vinto tale concorso, ha frequentato la scuola  Ufficiali a Roma. Laureato in giurisprudenza, aveva frequentato anche il Foro di Palermo, “Ma ho sentito forte il richiamo di spendermi per la comunità piuttosto che impegnarmi in un lavoro privato. Un impegno che è nato forte in me forse perché sono figlio di carabiniere. Papà, oggi in pensione, è stato un maresciallo, e magari senza rendermene conto sono nato con gli alamari cuciti sulla pelle piuttosto che sulla divisa.  Da sempre sono stato folgorato dal lavoro di papà e sebbene in ritardo  ho intrapreso la sua stessa carriera, anche se lui avrebbe voluto diversamente per me, visto i sacrifici che questo ruolo a servizio dello Stato spesso richiede”. Una volta diventato sottotenente, dice  ancora il cap. Tomaselli,  venni inviato in Toscana, al VI Battaglione, dove mi fu affidato il comando di un plotone di carabinieri  impegnati nel servizio di mantenimento dell’ordine pubblico nelle piazze della Toscana e a Roma, dove spesso concorrevamo nel sorvegliare palazzi  e istituzioni”. Quindi dopo un anno venne trasferito a Pontassieve, a comandare la tenenza di quel Comune distante una ventina di chilometri da Firenze. E lì rimase quattro anni. Incarico impegnativo con trenta uomini a disposizione  e tra gli incarichi delicati anche quello di sorvegliare la residenza dell’allora premier Matteo Renzi.  “Incarichi molto impegnativi, ricorda il capitano,  ma anche molto gratificanti”.  Quindi il rientro al VI Battaglione, dopo un corso mirato, gli viene affidato il delicato incarico di coordinatore delle squadre operative di supporto, create negli ultimi anni,  quali organismi di prima risposta ad eventuali attacchi terroristici. Quindi la promozione a capitano  ed il rientro nella natia Sicilia”. Mi sento profondamente siciliano e sono orgoglioso e fiero di essere qui in Sicilia, dove spero di dare anch’io un piccolo apporto per rendere sempre migliore questa terra. Pur essendo mio padre nisseno, non conoscevo, comunque, il territorio del Vallone, né le vostre strade. I collegamenti credo siano l’aspetto più evidente e critico  del territorio, e cercheremo di vigilare per renderle più sicure”. (ROBERTO MISTRETTA – FONTE “La Sicilia”)

Condividi