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“E sedutosi … li ammaestrava”: Tu va’ e annuncia il Vangelo (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi … li ammaestrava”: Tu va’ e annuncia il Vangelo (di don Salvatore Callari)

Lun, 01/07/2019 - 07:10

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Il Vangelo  che ci propone  la liturgia di questa XIII  domenica, è chiaramente da intendersi come , ( e ce ne sono altre ) il giorno della chiamata. E magari c’è qualche motivo per restare un po’  stupiti dall’atteggiamento di Gesù. Egli, assieme ai suoi  apostoli, è in cammino verso Gerusalemme. Vanno a piedi, ovviamente, e vanno incontrando delle persone. Il cammino o il viaggio  verso Gerusalemme     è reale, si svolge sulle strade polverose e impervie della Palestina. Ma  è assai grande l’aspetto  simbolico. Andare verso Gerusalemme , per Gesù significa fare gli ultimi passi verso il compimento della sua missione , per la quale era venuto sulla terra , quindi la morte.  Egli va a consegnarsi ai suoi nemici. Come un colpevole che dopo il  crimine si va a consegnare alla autorità. A questo collabora Giuda che, come dice il Vangelo, rivolto ai sommi sacerdoti ed anziani ha la spudoratezza  di dire: “ “quanto  mi date  e io ve lo consegnerò” Pensiamo che Gesù, ragionevolmente  e meglio ancora umanamente potesse essere  un po’ teso, rigido, duro con i tre  aspiranti discepoli che vogliono seguirlo. Sembra che Gesù voglia contrastare le vocazioni. E così fa presente  ad uno che va incontro al disagio di non avere nemmeno un rifugio, ad un altro non permette  di andare a seppellire suo padre, e ad un altro ancora non permette di andare a salutare i suoi familiari,  Con rigida autorità, impone loro : “ Tu va’  e annunzia il   Regno”. La sequela di Cristo di Cristo  è impegnativa e richiede la radicalità della scelta. E’ un evento talora drammatico o lacerante, ( le partenze dei missionari per le terre lontane ); altre volte  gratificante e gioioso  e sereno. Non si esclude che  dietro naturali apparenze e circostanze  ci sia  una presenza di grazia particolare e talvolta c’è anche l’ombra del mistero. Che cos’è  la sequela Christi ?  E’ un impegno che si sviluppa nella logica del servizio e la obbedienza costante al volere del Signore. Amara è la constatazione quando c’è  chi ha messo mano all’aratro  e poi torna indietro, o tradisce il suo impegno con comportamenti  indecorosi. Ma sono assai di più quelli che onorano nobilmente  la scelta, la loro vocazione, con la gloriosa testimonianza anche del martirio, o di una vita santità di vita, vissuta nel generoso servizio quotidiano alla comunità per “ annunciare  e costruire il Regno” e viverlo con sincero amore.