Salute

“E sedutosi … li ammaestrava” : Quando pregate dite: Padre nostro… (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi … li ammaestrava” : Quando pregate dite: Padre nostro… (di don Salvatore Callari)

Lun, 29/07/2019 - 07:15

Condividi su:

Nella pagina del  Vangelo di oggi c è qualcosa che potrebbe stupirci se  ci riflettiamo sopra un po’. Gesù Cisto è il Figlio di Dio, Dio Egli stesso, eppure  come tutti gli uomini , fratelli,  Egli prega. Dobbiamo  allora rilevare che Gesù è anche uomo. E allora ci sembra naturale, logico che Gesù possa pregare. Egli svolgeva il suo ministero  con fatica, nei villaggi, nelle campagne, sul monte, sulla spiaggia, nel tempio. E alla fine di una faticosa giornata sentiva il bisogno  di sostare per riposarsi. Ed era un tempo di ristoro materiale e spirituale, ritirarsi per pregare. Il Vangelo  lo fa notare  sempre e soprattutto  rileva  che  sceglieva la solitudine e il silenzio, lontano dai rumori degli uomini affaccendati  nelle loro attività.  E’ scolpito, questo momento di Gesù in preghiera con due sole  parole: “ se ne andava sul monte o in luogo solitario “  Ipse solus “  lui solo.  Egli entrava in intimità col Padre chiamandolo Abbà, Padre,  che è la forma familiare, affettuosa, in un clima di tenerezza e affabilità. Non pare che gli apostoli si unissero a Lui in preghiera, magari per dire l’alternativa alle tre Ave Maria di oggi prima di dormire.  E  quando Gesù pregava  certamente    aveva un  aspetto che destava una mistica suggestione sugli apostoli . Un giorno gli chiesero: “ Gesù  insegnaci a pregare “. Che momento  solenne  dovette essere ! Rivela  il  desiderio profondo e sincero degli apostoli: Pregare ! per sentirsi in stretto rapporto con il Signore. Che cosa dirgli ?  Gesù insegna . “ Dite :  che venga il tuo regno, cioè che si stabilisca  un criterio di vita secondo le tue leggi nel rispetto del tuo santo nome. Poi . chiedete  il dono del pane, il necessario sostentamento quotidiano, e la remissione dei peccati e la liberazione dalla tentazione. Preghiera semplice, piena di fiducia e che riguarda le esigenze fondamentali della vita materiale e spirituale. La piccola parabola  che si accompagna  al discorso di Gesù ci richiama alla necessità e alla insistenza nella preghiera. S. Filippo Neri  usava una espressione che appare un po’ strana, ma è indicativa della fiducia che riponeva nel Signore. Quando andava a pregare diceva ; “ vado a costringere il Signore “ Col suo umorismo si poteva permettere una tale familiarità! E noi ? Quanti, che pur fanno la comunione, ( che capiscono ? ) non sanno né il  Padre nostro né l’Ave Maria! Perdonali Signore !