La vicenda Sea Watch è stata molto seguita dagli italiani, due su tre (63%) con molta attenzione e il 29% ne ha almeno sentito parlare. Come nel caso della Diciotti, scrive Nando Pagnoncelli nel suo sondaggio per il Corriere della Sera“gli italiani si confermano nettamente a favore della linea della fermezza che impedisca gli sbarchi sul territorio italiano dei migranti soccorsi in mare dalle navi delle organizzazioni umanitarie: il 59% si dichiara molto (34%) o abbastanza (25%) d’accordo, mentre il 29% è contrario. Dieci mesi fa i favorevoli erano pari al 61%”.
“Il consenso alla linea salviniana non appare tanto dettato dalla preoccupazione che il nostro Paese non sia più in grado di accogliere altri migranti (solo il 28% è di questo parere)”, continua Pagnoncelli, “quanto piuttosto dall’esigenza di coinvolgere gli altri Paesi europei nella gestione dei flussi (71%). Il braccio di ferro, quindi, è considerato l’ nico modo possibile per costringere le altre nazioni europee a fare la propria parte, nella convinzione – largamente diffusa – che l’ Ue ci abbia lasciato soli”.
E veniamo alla capitana della Sea Watch, Carola Rackete, “Ebbene, in questo derby tra capitani la maggioranza degli italiani (53%) sta con «il capitano» Salvini, mentre il 23% si schiera con la capitana Rackete, e uno su quattro (24%) non si pronuncia”. (Fonte liberoquotidiano.it)