CALTANISSETTA – La Chiesa nissena esulta per il riconoscimento delle virtù eroiche del Servo di Dio Padre Angelico Lipani che lo rendono Venerabile ed accelerano il processo di beatificazione iniziato nella nostra Diocesi nel 1997. Sarà il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato della Città del Vaticano e componente della Congregazione delle Cause dei Santi a presiedere la solenne celebrazione eucaristica in cui sarà ufficialmente consegnato il Decreto, il prossimo 15 ottobre, in Cattedrale alle ore 18.00, Decreto che sarà letto da Mons. Sergio La Pegna, Superiore Generale della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana.
Il Santo Padre Francesco, nell’udienza del 5 luglio 2019 aveva ricevuto il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Angelico Lipani (al secolo: Vincenzo), Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane del Signore; nato a Caltanissetta (Italia) il 28 dicembre 1842 e ivi morto il 9 luglio 1920 (Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede del 6 luglio 2019).
È il quarto Servo di Dio espressione della Chiesa nissena che raggiunge il riconoscimento della Venerabilità, dopo Mons. Antonio Augusto Intreccialagli, tre di essi durante l’episcopato di Mons. Russotto, che esprime commossa soddisfazione: «A pochi mesi di distanza dal riconoscimento della Venerabilità di Mons. Jacono, un processo iniziato e concluso a tempo di record in meno di dieci anni, e dopo Marianna Amico Roxas, il cui processo è stato seguito e rilanciato, anche per Padre Angelico Lipani, la cui causa si era conclusa a livello diocesano nel 2001 senza ulteriori esiti, siamo riusciti nel 2008 ad avere la validazione dalla Congregazione delle Cause dei Santi, nel 2016 la Positio super vita et virtutibus approvata dai Consultori Storici e nel gennaio di quest’anno dai Consultori Teologici all’unanimità.
Sono tre modelli di santità, espressioni di differenti esperienze spirituali ed esistenziali, luci vicine che guidano il nostro cammino di fede in questa porzione del popolo di Dio in cui hanno lasciato il segno della loro testimonianza. In particolare Padre Angelico, con la sua scelta dalla parte degli ultimi, si presenta come una figura profetica per il nostro tempo, in cui vecchie e nuove povertà, materiali e spirituali, si intrecciano dietro la facciata di un apparente benessere interrogando le nostre coscienze ed esigendo da tutti noi risposte di senso nuove ed interventi efficaci».
Padre Angelico Lipani è in assoluto il primo nisseno che viene dichiarato Venerabile, riconoscimento che pone le premesse per una possibile beatificazione (per la quale sarà necessario un miracolo), proprio nell’anno in cui la sua Congregazione e la Diocesi nissena si apprestano a celebrare il primo centenario della sua morte.
La sua vita (1842-1920), che ha accompagnato la nascita e la fondazione della Diocesi, si è svolta in anni difficili, nella Caltanissetta tra ‘800 e ‘900, segnata dall’economia dello zolfo e da grandi povertà materiali e spirituali. Il suo impegno intenso e quotidiano per la promozione degli ultimi lo ha portato a costruire una rete di solidarietà capace di mobilitare le risorse e le coscienze dei nisseni nell’aiuto concreto ai poveri e agli emarginati, fino a fondare nel 1885 una Congregazione di Suore, le Francescane del Signore, intorno al piccolo Santuario del Signore della Città, per assistere ed educare le orfane dei minatori che morivano nelle stragi delle zolfare nissene frequenti in quegli anni.
Docente di Latino in Seminario, si adoperava per sostenere agli studi i giovani privi di mezzi che avevano scelto la strada del sacerdozio, per i quali scriveva anche diversi libri di testo, poi pubblicati.
Intellettuale impegnato, redattore di una rivista “Lo Svegliarino francescano” con la quale richiamava all’impegno le coscienze dei suoi contemporanei, ha ricevuto per tutta la vita la stima e l’affetto di tutti coloro che lo hanno conosciuto, anche non credenti, che gli riconoscevano limpida coerenza di vita e generosità di impegno solidale che ne hanno fatto per decenni una luce viva nella società nissena, religiosa e laica.
Animatore di una devozione radicata negli animi del popolo lavoratore, ha costruito intorno alla venerazione del Crocifisso Signore della Città un solido tessuto di preghiera e di riflessione spirituale che ha coinvolto profondamente i lavoratori, da lui costituiti in Congregazione, e i “Fogliamari” (raccoglitori di erbe) che ancora oggi, scalzi, ogni Venerdì Santo portano in processione il simulacro del Cristo della sofferenza per le strade del centro antico.
Padre Angelico è stato l’espressione più autentica di quella “Chiesa di popolo” che nella Diocesi di Caltanissetta si è incarnata nell’azione pastorale di tanti Vescovi, sacerdoti e laici impegnati in una quotidianità spirituale nutrita di solidarietà e di attenzione per gli ultimi, in cui anche la devozione popolare viene vissuta come identificazione di una comunità che nella fatica e nella sofferenza continua a rivolgere il suo sguardo verso il cielo, coniugando fede e speranza con un impegno infaticabile di concreta carità.