Quello che, invece, mi meraviglia, oltre (al discutibile contenuto) al bassissimo livello delle esternazioni, è il fatto che nei suddetti personaggi non ha destato la stessa sorpresa e meraviglia la mancanza di tutti i “Consiglieri” che, diversamente da me ed eccetto qualcuno, non avevano alcuna plausibile ragione per disertare la processione, evento certamente non politico e occasione inopportuna per una eventuale manifestazione di dissenso nei miei confronti.
O forse ha destato meraviglia il comportamento del mio Vice Sindaco, così come del Presidente del Consiglio e dell’Assessore Di Ganci, che hanno dato una lezione a tutti quanti per grande senso del dovere, per la compostezza e la grande dignità mostrati, mentre qualcuno pensava che l’ordita diserzione ne avrebbe scoraggiato la presenza.
Invito tutti a riflettere bene su quello che è accaduto e cioè che un evento religioso di antica e grande tradizione popolare, occasione di confluenza umana della nostra fede, sia stato sminuito nel suo radicato e tradizionale valore fino al punto di essere coralmente disertato da chi per tradizione è chiamato a presenziare, in ragione della carica che la stessa cittadinanza ha voluto conferire.
Per il futuro, cari amici politici e non, astenetevi da gratuiti e sterili giudizi sulla mia persona, soprattutto se, come in questo caso, sono dettati dalla non conoscenza dei fatti e delle vere motivazioni a base della mia condotta.
Vallelunga è un paese piccolo, e ci si conosce tutti, ognuno con i suoi pregi e difetti, di conseguenza, non serve a nulla esprimere giudizi offensivi alle spalle, difficilmente chi ascolta cambierà in termini sostanziali il giudizio che hanno di voi o di me (siamo persone diverse, con una storia diversa).
Infine, mi permetto di suggerire, che è sempre buona cosa, prima di giudicare gli altri, guardare con minor interessata benevolenza se stessi”.