‘La ripartizione delle quote di TONNOrosso tra i 5 stabilimenti italiani, che ha penalizzato la storica tonnara di Favignana impedendone di fatto la riapertura, non deriva da imposizioni dell’Ue, ma è una scelta assunta dal Ministero dell’Agricoltura e nello specifico dal sottosegretario alla Pesca, il leghista Franco Manzato. Far intendere, come fa Manzato, che a chiederci di colpire i pescatori siciliani sia stata Bruxelles non corrisponde al vero”. Lo dichiarano in una nota congiunta gli eurodeputati del Movimento 5 stelle Ignazio Corrao e Rosa D’Amato. ”I fatti sono chiari. Fino allo scorso anno le quote per le tonnare esistenti, tutte sarde e gestite in stragrande maggioranza da uno stesso imprenditore, erano indivise. Se questo metodo fosse stato seguito anche questa volta, lo stabilimento di Favignana avrebbe potuto riaprire le porte vista anche la sua posizione favorevole. Il provvedimento emesso il 30 maggio invece cambia le carte in tavola, introducendo un principio, quello dei livelli di cattura medi degli ultimi 3 anni, che chiaramente va a danno di chi in questi anni non ha operato, come appunto Favignana. La ripartizione delle quote lascia non pochi dubbi anche sul fronte della divisione a monte tra i diversi sistemi di pesca, che appare poco equilibrata. Avrebbe aiutato sicuramente un maggior coinvolgimento delle associazioni di categoria, che non vi è stato e che ci auguriamo diventi al più presto una consuetudine del Ministero dell’Agricoltura quando si tratta di decidere il futuro dei nostri pescatori”, concludono i due europarlamentari.
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