Tra l’altro, risulta palese che nessun termine perentorio ci imponeva di celebrare il consiglio in quella data, considerato che il commissario ad acta nominato dalla Regione ha espressamente intimato che il rendiconto dovrà essere approvato entro il 24 luglio.
Le giustificazioni date dal presidente alle nostre richieste di chiarimenti non ci hanno convinto anche perché relative a fatti personali che non possono incidere sul funzionamento dell’organo consiliare, tanto è vero che le nostre preoccupazioni sono state condivise anche da chi fino ad adesso ha avuto con lui una certa convergenza. La nostra decisione ci è sembrata quindi doverosa per affermare il rispetto delle nostre prerogative e della dignità del nostro ruolo. Ci teniamo infine a precisare che il rinvio non pregiudica in alcun modo l’ente poiché l’approvazione del rendiconto sarà riportata in un nuovo consiglio, convocato con tutte le garanzie previste dal regolamento. (I consiglieri Misuraca, Valenza J, Mistretta, Modica, Nigrelli G., Dilena, Vullo, Schembri, Guadagnino, Nigrelli Toti)