Protagonisti del progetto i bambini delle classi I e III della scuola primaria di Marianopoli, i genitori e il territorio.
Gli alunni accompagnati dalle professoresse Salvatrice Dimaria e Maria Antonietta Vullo, rispettivamente esperta e tutor del progetto, hanno intrapreso un itinerario storico culturale attraverso i piatti della tradizione culinaria.
Al centro del progetto la valorizzazione dei prodotti tipici del luogo, la tradizione culinaria locale e la civilta’ contadina di Marianopoli.
Bambini e genitori sono andati alla scoperta dei prodotti locali biologici e del loro impiego presso le cucine delle abitazioni private e i laboratori artigianali delle botteghe di Marianopoli: il torrone della sign. Maria Angela Alessi, il pane fatto in casa della sign. VeruscaFasciana, le cassatelle di ricotta della pasticceria “Tandem” di Luca Fasciana.
I nostri buongustai hanno inoltre visto da “dietro le quinte” la lavorazione delle carni locali all’interno della macelleria di Ausilia Schifano e la preparazione delle tipiche “stigghiole” presso la macelleria di Michele Schifano.
Visitate dai nostri piccoli palati anche l’industria di lavorazione delle mandorle dei fratelli Ignazio e Pasquale Costanzo (per osservare l’interociclo di pulitura ecosostenibile), l’azienda agricola “Valle Oscura” di Santo e Giovanni Lombardo (per vedere le coltivazioni di ortaggi bio e la mungitura manuale delle pecore) e la riserva naturale di Mimiani per raccogliere, grazie all’esperto conoscitore Giovanni Fasciana, le diverse specie di erbe aromatiche presenti sul territorio. Il percorso ha previsto anche una visita al ricco Museo di civilta’ contadina di Marianopoli e la partecipazione ad una delle feste della tradizione popolare: la “Tavolata di San Giuseppe”, una tavola di 52 metri allestita in via Roma in onore di San Giuseppe (a marzo) e imbandita con i piatti tradizionali (frittate con ortaggi di stagione, pane con la “giuggulena”, sfinci, pignolata e tanto altro).
Infine, una gara Master Chef e una ricca degustazione di prodotti tipici hanno concluso il progetto, con lo scopo di valorizzare le tradizioni locali, l’aspetto conviviale del cibo e l’importanza di una sana alimentazione a km 0.