A Gela, il Rotary club, l’Archeoclub, il Polo museale e l’archeologa Rosalba Panvini, sono intervenuti nella vicenda venuta fuori due giorni fa sull’equivoco della visita di Ray Bondin, promettendo di invitare in citta’ il vero ambasciatore maltese dell’Unesco, Joe Vella Gauci. In un documento congiunto si sottolinea che “l’obiettivo era e rimane l’inserimento delle Mura Timoleontee, nella lista dei beni patrimonio mondiale dell’umanita'”. Per farlo, i firmatari della nota affermano di essersi rivolti a proprie spese a Bondin “il cui curriculum e’ riportato sul sito ufficiale dell’Unesco” ma fermo al 2010 quando era in carica come ambasciatore. Per il “comitato Mura Timoleontee patrimonio dell’Umanita'”, tuttavia, “non sara’ il titolo di ambasciatore, o ambasciatore Emerito a fare la differenza sulle sue indiscusse qualita’ umane e professionali, e sul valore che lo stesso portera’ in forma totalmente gratuita, a sostegno della candidatura di Gela”. I firmatari, tuttavia, si scusano con “chi si e’ sentito offeso dall’iniziativa” e annunciano l’impegno ad invitare Joe Vella Gauci, “una volta che la candidatura di Gela verra’ formalizzata attraverso il Ministero dei beni e delle attivita’ culturali”. “Certi di aver operato in assoluta buona fede nel supremo interesse della nostra citta’ – conclude la nota – con la stessa tenacia continueremo a operare per l’ottenimento dell’ambito riconoscimento”. (ANSA)