Salute

“E sedutosi …. li ammaestrava”: Di questo Voi siete testimoni. (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi …. li ammaestrava”: Di questo Voi siete testimoni. (di don Salvatore Callari)

Lun, 03/06/2019 - 07:10

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Il  mese di giugno , quest’anno, data la strutturazione dell’anno liturgico, ci consegna  quattro solennità tra le più grandi del calendario ecclesiastico. Si apre con la festa della Ascensione e seguiranno la Pentecoste, la SS: Trinità,  e il Corpus Domini. Man mano  che arriva il loro giorno le illustreremo. Oggi, dunque, ì’Ascensione di Gesù al cielo. E’ l’ultimo evento che Gesù vive sulla terra. E’ il compimento della sua missione  di “Redentore e Salvatore” . La descrizione  più ampia la fanno gli Atti degli Apostoli, ed è quella che  conserviamo nella memoria :. più dettagliata   più spettacolare, più suggestiva, in uno scenario affascinante , sul monte degli ulivi, alla presenza  degli Apostoli e altri cinquecento discepoli di Gesù. I Vangeli sono più sobri, interessati a sottolineare gli ultimi gesti e le ultime parole di Gesù che  ricordano l’impegno già  affidato ai suoi discepoli. predicare a tutte le genti il Vangelo e soprattutto la necessità della conversione con la concreta determinazione di cambiare mentalità ed aderire al suo Regno; e ancora annunciare il perdono dei peccati che è stato il principale scopo del suo sacrificio  per riconciliare  l’umanità  col Padre .  Ha sottolineato ancora una volta che manderà lo Spirito promesso .In modo particolare, perché riguarda noi, oggi, richiama al dovere della testimonianza: “ voi siete testimoni”.  Nella nostra vita quotidiana deve trasparire il convincimento che, noi, in quanto cristiani  siamo “portatori sani”  delle grandi verità della nostra fede. Gesù è veramente risorto, ci fa dono della sua pace col perdono dei peccati. ci vuole seriamente impegnati a vivere il “suo” comandamento “ amatevi come vi ho amati io “. Interessante è anche  il rilievo che fa :lo Spirito Santo assiste  e guida la Chiesa nell’annuncio  della verità e, quindi, non si può camminare su “ fantasiose dottrine” né inventarsi percorsi di fede alternativi, del tutto diversi e soggettivi. L’Ascensione è la suprema glorificazione di Cristo e sarà anche la nostra glorificazione se ci lasceremo guidare dal monito di Gesù “ Chi ascolta  la mia parola e la mette in pratica,”sarà lì dove sono io”. Che splendida apertura alla beata speranza alla quale siamo stati chiamati tutti “