Il mese di giugno , quest’anno, data la strutturazione dell’anno liturgico, ci consegna quattro solennità tra le più grandi del calendario ecclesiastico. Si apre con la festa della Ascensione e seguiranno la Pentecoste, la SS: Trinità, e il Corpus Domini. Man mano che arriva il loro giorno le illustreremo. Oggi, dunque, ì’Ascensione di Gesù al cielo. E’ l’ultimo evento che Gesù vive sulla terra. E’ il compimento della sua missione di “Redentore e Salvatore” . La descrizione più ampia la fanno gli Atti degli Apostoli, ed è quella che conserviamo nella memoria :. più dettagliata più spettacolare, più suggestiva, in uno scenario affascinante , sul monte degli ulivi, alla presenza degli Apostoli e altri cinquecento discepoli di Gesù. I Vangeli sono più sobri, interessati a sottolineare gli ultimi gesti e le ultime parole di Gesù che ricordano l’impegno già affidato ai suoi discepoli. predicare a tutte le genti il Vangelo e soprattutto la necessità della conversione con la concreta determinazione di cambiare mentalità ed aderire al suo Regno; e ancora annunciare il perdono dei peccati che è stato il principale scopo del suo sacrificio per riconciliare l’umanità col Padre . Ha sottolineato ancora una volta che manderà lo Spirito promesso .In modo particolare, perché riguarda noi, oggi, richiama al dovere della testimonianza: “ voi siete testimoni”. Nella nostra vita quotidiana deve trasparire il convincimento che, noi, in quanto cristiani siamo “portatori sani” delle grandi verità della nostra fede. Gesù è veramente risorto, ci fa dono della sua pace col perdono dei peccati. ci vuole seriamente impegnati a vivere il “suo” comandamento “ amatevi come vi ho amati io “. Interessante è anche il rilievo che fa :lo Spirito Santo assiste e guida la Chiesa nell’annuncio della verità e, quindi, non si può camminare su “ fantasiose dottrine” né inventarsi percorsi di fede alternativi, del tutto diversi e soggettivi. L’Ascensione è la suprema glorificazione di Cristo e sarà anche la nostra glorificazione se ci lasceremo guidare dal monito di Gesù “ Chi ascolta la mia parola e la mette in pratica,”sarà lì dove sono io”. Che splendida apertura alla beata speranza alla quale siamo stati chiamati tutti “