CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. La scrivente segreteria CISL FP Agrigento Caltanissetta Enna denuncia lo stato drammatico in cui versa la sanità della Provincia di Caltanissetta.
Le precarie condizioni di lavoro cui sono costretti tutti i dipendenti dell’ASP e gli inevitabili e drammatici disservizi che si ripercuotono sui cittadini non possono essere più sottaciute.
Il personale Medico, Infermieristico e sanitario stante la gravissima carenza di organico si trova ad affrontare quotidianamente innumerevoli problemi a detrimento delle cure nei confronti dei cittadini e con gravi rischi professionali e di salute per i dipendenti stessi.
Una condizione che è destinata solo ad aggravarsi a causa degli imminenti pensionamenti che con la cosiddetta quota cento a breve ci consegneranno un quadro desolante dell’intera sanità nissena.
Moltissime Unità Operative scontano la carenza di personale e la mancata assunzione di nuovi dipendenti; i vuoti di organico riguardano tutte le Strutture Ospedaliere e del Territorio e le poche assunzioni stentano a decollare considerata la mancanza di attrattiva che queste hanno nei confronti dei giovani professionisti sanitari che rinunciano a lavorare in un territorio dove non è possibile garantirsi uno sviluppo professionale soddisfacente.
La situazione dei Presidi della provincia e ancora più tragica se si pensa che si tratta di Strutture che servono un territorio privo di una rete stradale e infrastrutture adeguate.
Come si può facilmente immaginare quanto rappresentato determina: turni di lavoro molto gravosi , straordinari e raddoppio dei turni lavorativi con l’aggravante che i dipendenti sovente non vengono pagati a fronte di prestazioni già effettuate: ancora sono creditori della indennità di performance anni 2015-2016 per alcuni, e tutti il 2017-2018; gli straordinari ed altre indennità vengono pagati a singhiozzo e solo dopo innumerevoli sollecitazioni sindacali.
E d’altra parte risulta insopportabile per i lavoratori vedersi decurtare i propri fondi per far fronte alla carenza di organico dell’ASP; ed è altrettanto tragicomico venire a conoscenza che il Direttore generale raccomanda di rispettare il tetto massimo di ore di straordinario che possono essere effettuate da contratto. La Direzione ci dica come intende coprire i turni e soprattutto come intende affrontare il periodo estivo in cui i lavoratori hanno il sacrosanto diritto, anche questo sancito dal contratto, di usufruire delle ferie per il proprio recupero psicofisico.
L’ ASP di Caltanissetta non riesce a far fronte ad una situazione di profondo malessere e disagio, non solo degli utenti ma anche dei cittadini.
Più volte questa Segreteria ha messo in evidenza le problematiche che la Direzione stenta a governare, perché è un management “incompiuto”: si proceda all’immediata nomina del direttore amministrativo e sanitario.
Il clima che si sta creando non può essere “sedato” con generiche rassicurazioni che puntualmente vengono smentite da quello che succede nei reparti e nei servizi del Territorio.
Di contro, “diligenti” direttive come quelle sul rispetto del tetto massimo di ore di straordinario non fanno altro che alimentare la sfiducia dei lavoratori, in quanto non vengono prospettate concrete alternative per coprire i servizi.
Ciò che preoccupa oltremodo è la sensazione di essere lavoratori e quindi cittadini “declassati”, che non hanno diritto ad una Sanità di qualità, sia dal punto di vista organizzativo che di erogazione dei servizi.
Consapevoli che il problema non sta tutto in “via Cusmano”, sede della direzione dell’ASP, la scrivente Segreteria Territoriale chiede al Sindaco del Comune di Caltanissetta – n.q. di Presidente della Conferenza dei Sindaci – la convocazione urgente di un Consiglio Comunale mono tematico sullo stato preoccupante della Sanità della Provincia di Caltanissetta con la partecipazione dei Sindaci della Provincia, riservandosi, in ogni caso, di procedere alla proclamazione dello stato di agitazione del personale del Comparto dell’ASP e ad azioni di protesta estese a tutta la cittadinanza.