MUSSOMELI – Dal presidente del Consiglio comunale Gero Valenza riceviamo e pubblichiamo: “ È imbarazzante che i fedelissimi del Sindaco affidino le loro doglianze a comunicati stampa scritti dal loro “sovrano” e dagli stessi ratificati senza averne appreso il contenuto. Sì, perché di questo si tratta! Ormai è una consuetudine che ogniqualvolta lo scrivente, nell’assolvere il suo ruolo affidatogli dalla cittadinanza, mette in risalto in aula consiliare l’“opaca” e “privatistica” gestione del bene comune, questi lacchè di consiglieri firmatari stanno in silenzio (ad eccezione, per la verità, del consigliere Gianluca Nigrelli), per poi affidare il “loro” pensiero alla stampa svuotando cosi, ancora una volta, il ruolo per cui i cittadini li hanno eletti. Dopo quattro anni di stare a riscaldare i banchi, gli stessi dapprima invitano il sottoscritto ad osservare il regolamento e poi sono i primi a voler andare in deroga allo stesso pur di difendere l’indifendibile, ossia il loro “podestà”. I firmatari del comunicato, considerata la loro inesperienza e le loro lacune, non comprendono che le critiche da me mosse non sono dettate da odi antichi, come scrivono, ma dalla ricerca di una corretta e trasparente gestione del bene pubblico, oggi del tutto assente: è stata questa la ragione che mi ha spinto a prendere le distanze dal gruppo di maggioranza. Basta pensare, per fare degli esempi, alla scellerata “svendita” del Castello Manfredonico (e di tutta la gestione sul maniero fatta in questi anni), bloccata anche su mio impulso e avallata dalla maggioranza del Consiglio comunale, o alla proposta di delibera per la variazione al Piano Regolatore Generale e alla relativa concessione di costruzione di tredici alloggi, viziata da atti mendaci come affermato in aula consiliare dall’allora Segretario Generale. Potrei citarne ancora molti, come la gestione poco trasparente dei fondi per la democrazia partecipata anno 2018, utilizzati nell’intenzione del Sindaco come una sorta di “marchetta elettorale” o, per ultima, la vicenda riguardante l’emergenza neve 2017, dove si scopre che, mentre si parlava di volontariato, il Sindaco richiedeva all’oscuro di tutti un cospicuo finanziamento come “rimborso spese”. Quindi non esiste nessun asse Valenza/Munì, come il Sindaco scrive, ma semmai una convergenza, una volontà da parte di metà Consiglio Comunale di opporsi a questo modo di amministrare la cosa pubblica pro domo sua. Accostare, poi, le nostre lecite critiche alle prossime elezione amministrative appare fuori luogo, atteso che questa Amministrazione è da quattro anni impegnata quotidianamente in campagna elettorale e propagantistica. Invito, quindi, gli scriventi consiglieri a discutere di più in aula consiliare, se ne sono capaci, e a documentarsi sugli atti che di volta in volta sono all’ordine del giorno, senza arroccarsi in un silenzio che sa tanto di complicità. Ricordatevi: amministrare un comune è servizio e non tornaconto personale. Ai miei concittadini, e non ai miei familiari (sicuramente più educati di qualcuno), chiedo di partecipare numerosi ai futuri consigli comunali che si terranno nei prossimi mesi, così da comprendere esattamente quali sono i veri motivi che spingono questo Sindaco a voler stare avvinghiato a quella poltrona”.