PALERMO – Questa mattina in Commissione Attività Produttive all’Ars si è parlato di Zone economiche speciali (Zes). Presenti i componenti della Cabina di regia i quali, ciascuno per la propria area di competenza, hanno illustrato lo stato dei lavori per all’attuazione nella Regione siciliana delle Zes, come da Decreto legge n. 91/2017. La cabina comprende un vertice sia politico che burocratico, chiamato a individuare un piano strategico da sottoporre agli organi ministeriali preposti. Le due Autorità portuali già esistenti più quella di Messina sono chiamate a valutare i territori da includere. Allo stato attuale c’è una percentuale che comprende il 70% per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale e per il 30% l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.
“I vantaggi della Zes avranno benefici non solo fiscali, tramite il credito d’imposta, ma anche e soprattutto grazie alla semplificazione delle procedure, sulla base di quello che chiede il mercato. Ci sono tanti investitori che vorrebbero creare impresa nel nostro territorio. Il compito della politica è legare la domanda all’offerta, affinché si crei una sinergia tra le Istituzioni e gli imprenditori pronti a investire. Le Zes servono da stimolo e attrattiva per creare nuove opportunità di sviluppo e occupazione”. A dichiararlo è il Presidente della Commissione Attività Produttive dell’Ars, on. Orazio Ragusa.
“C’è la volontà di inserire anche aree non contigue alle zone portuali, con un’apertura a quelle interne della Regione, purché siano funzionali alla logica di sviluppo economico”, dichiara la Dott.ssa Carmen Madonia, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione. Il Cronoprogramma dei lavori prevede che nel mese di Maggio si faccia il riesame circa le delimitazioni territoriali, alla luce delle linee guida come da Delibera di giunta; in seguito si procederà all’attivazione di un partenariato con l’Anci, per contributi integrativi ed eventuali osservazioni. Infine, entro la fine del mese di Giugno, la Giunta di Governo sarà chiamata alla valutazione della bozza di piano da inviare agli organi ministeriali”.
“Sono pari a 6,5 chilometri quadrati i confini individuati nel nostro territorio per le Zes – affermano i rappresentanti dell’Autorità portuale di Messina, Sistema portuale Messina-Milazzo – i quali non sono sufficienti. Abbiamo carenze infrastrutturali che non sono superabili dall’oggi al domani. Presenteremo un documento che è aperto ai contributi della Regione e dei Comuni chiamati in causa, per creare le migliori condizioni”.
“Creare un’area logistica integrata è la strada maestra per valorizzare appieno la Zes, affermano i rappresentanti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale. Da Messina a Pozzallo, fino ad arrivare a Gela – per ciò che compete la parte orientale – i porti sono il punto di partenza e di arrivo delle merci, ma se non si realizzano i presupposti per valorizzare anche le aree interne, il processo di sviluppo è incompleto. Di questo la Regione ne ha preso atto”.
“L’audizione di oggi è stata importante per verificarne lo stato dei lavori. Queste zone che offriranno vantaggi fiscali e amministrativi, creeranno posti di lavoro non solo per le industrie, ma anche per le piccole aziende. Adesso è doveroso procedere”, conclude la deputata di Forza Italia, on. Rossana Cannata, componente della Commissione Attività Produttive all’Ars.