Rifiuti, “Marevivo”: operazione ‘blocca plastica’ per il fiume Platani che scorre anche nel nisseno

Marevivo ha fatto istanza per la preservazione della Riserva Naturale Foce del Fiume Platani, un’area straordinariamente ricca di bellezze naturalistiche, ma fortemente minacciata dall’inquinamento generato in gran parte dai rifiuti che il Fiume Platani trascina nel suo percorso, prima di raggiungere il mare. Il fiume Platani anticamente chiamato Alico (Halyko’s in greco) nasce dalla confluenza di alcuni corsi d’acqua provenienti dal Platani di Castronovo di Sicilia e dal Platani di Lercara Friddi e, ed e’ uno dei piu’ importanti corsi d’acqua del versante meridionale della Sicilia (il quinto dell’isola per lunghezza con 103 km di corso e il terzo per ampiezza di bacino con 1.785 km²). Il Platani scorrendo verso sud, marca le province di Palermo, CALTANISSETTA ed Agrigento e sfocia nel Canale di Sicilia, nei pressi di Capo Bianco, al confine tra i comuni agrigentini di Ribera e Cattolica Eraclea. Nel 1984, la Regione Siciliana, allo scopo di garantire “la conservazione della popolazione ornitica, favorire la ricostituzione della macchia mediterranea, delle associazioni alofile e delle dune’, sussistenti nell’area della Foce, ha istituito l’area naturale protetta “Riserva naturale orientata Foce del fiume Platani” gestita oggi dal Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, ex Azienda Foreste Demaniali, gia’ partner istituzionale del progetto Halyko’s.
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