Salute

Padre Ignazio Carrubba presidente diocesano Faci (Fondazione tra le Associazioni del Clero in Italia)

Carmelo Barba

Padre Ignazio Carrubba presidente diocesano Faci (Fondazione tra le Associazioni del Clero in Italia)

Sab, 04/05/2019 - 07:30

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RESUTTANO – L’arciprete di Resuttano, don Ignazio Carrubba è stato nominato presidente diocesano della Faci ((Fondazione tra le Associazioni del Clero in Italia) per il quinquennio 2019-24. La nomina è stata fatta dal vescovo, monsignor Mario Russotto, che a seguito delle dimissioni del sacerdote Angelo Gallo per motivi di salute, ha scelto padre Carrubba. Padre Ignazio Carrubba è stato scelto per la sua specifica competenza ministeriale e spirituale. Nella lettera di nomina il vescovo ha augurato a padre Carrubba il buon lavoro e di perseguire le finalità propria dell’associazione attraverso la promozione la difesa e la tutela della dignità del clero, al quale offre assistenza morale, sociale, legale, tecnica, economica nonché aggiornamento giuridico e culturale. Associazione voluta da Papa Leone XIII, a cui è stato attribuito il nome di “Papa dei lavoratori” e di “Papa sociale”, che ha scritto la prima enciclica esplicitamente sociale nella storia della Chiesa cattolica, la Rerum Novarum e che ha formulato i fondamenti della moderna dottrina sociale della Chiesa. Nomina di padre Ignazio Carrubba che è anche un riconoscimento per don Costantino Stella, prete sociale leonino e insieme a don Luigi Sturzo sostenitori in Sicilia della Faci. Oggi padre Ignazio come ieri don Costantino Stella, presidente della Faci tanto tempo fa, nell’anno in cui ricorrono i 100 dalla sua morte (uccisione, 1919-2019). “Una nomina che mi rende felice – afferma padre Ignazio – e che significa per me mettersi ancor di più a servizio in maniera più ampia”. Un ruolo che prevede la difesa del clero e della chiesa, dei laici e di tutti quelli che operano per essa, dando pure supporto morale e psicologico. Padre Ignazio Carrubba 43 anni, arciprete di Resuttano da tre anni, nato a San Cataldo e che ha operato nella stessa San Cataldo, Sommatino, Campofranco, Mussomeli, prima di arrivare a Resuttano nel settembre 2016