La sentenza delle sezioni unite penali della Cassazione ha fugato ogni dubbio e messo a tacere quanti hanno gridato allo scandalo all’annuncio del Ministro dell’interno, Matteo #Salvini di voler chiudere i cannabis shop. La sentenza della Suprema Corte chiarisce infatti che la legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti “derivati dalla coltivazione della cannabis”, come l’olio, le foglie, le inflorescenze e la resina sancendo così lo stop alla vendita della “cannabis light” e confermando quello che tutti coloro che fanno uso del buon senso dicevano: è reato la commercializzazione dei prodotti derivati alla cannabis. É stato dunque chiarito in via definitiva la punibilità per chi mette in commercio prodotti derivati da infiorescenze o resine della cannabis con Thc inferiore allo 0,6%.
È un’altra vittoria di coloro che mettono al centro l’uomo rispetto alla cultura della morte. La linea del Ministro dell’interno della Lega era quindi giusta e sacrosanta e oggi è stata pienamente confermata dall’organo giurisdizionale più elevato in grado di questo Paese”.
Lo dichiara Alessandro Pagano vice presidente del gruppo parlamentare lega la Camera.