SUTERA – Il Viaggio di ritorno, o meglio la processione del rientro di “Li Santi Casci” ha concluso i tradizionali festeggiamenti annuali di San Paolino, che hanno registrato la presenza di tanti pellegrini provenienti dalle varie realtà locali del circondario. LE Urne e la statua erano stato accolte e sistemate, lo scorso martedì, nella chiesa di Sant’Agata che per l’intera settimana sono rimaste esposte alla venerazione dei diversi pellegrinni giunti nel piccolo centro nisseno. “Li Santi Casci” vengono portate in una spettacolare processione, il martedì dopo Pasqua con le tre confraternite del SS. Sacramento (bianchi), dello Spirito Santo (rossi) e di Maria SS. Degli Agonizzanti (verdi), e mentre le due urne e la statua di San Paolino, dal santuario, scendono sulle strette stradine, invocando l’intercessione dei due santi. La festa di San Paolino è molto caratteristica e suggestiva anche per la naturale conformazione del territorio su cui si innalza come un gigante di pietra, la maestosa rocca sulla cui sommità sorge il santuario di San Paolino, fatto realizzare nel 1366 da Giovanni III di Chiaramonte con gli avanzi delle antiche fabbriche esistenti. Dalla sommità delle rocca si gode un panorama incantevole che spazia quasi ai quattro angoli della Sicilia, dall’Etna al mare di Agrigento. E così ieri, coi suoi numerosi giovani portatori, li Santi Casci sono state accompagnate nel loro abituale luogo di venerazione, in cima al monte, appunto nel Santuario di San Paolino.
di Redazione 3
Dom, 24/11/2024 - 20:42