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Caltanissetta, operazione “Extra fines 2- Cleandro”: estradizione dalla Germania per Salvatore e Nicola Gueli

Redazione

Caltanissetta, operazione “Extra fines 2- Cleandro”: estradizione dalla Germania per Salvatore e Nicola Gueli

Gio, 04/04/2019 - 14:01

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Stamattina sono stati estradati dalla Germania Gueli Nicola e Gueli Salvatore, fratelli, entrambi colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Caltanissetta lo scorso mese di ottobre, accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico transnazionale di stupefacenti che aveva luogo in Germania, a Roma e in Sicilia.

La cattura dei due fa seguito ai provvedimenti già eseguiti lo scorso mese di gennaio, che avevano portato in carcere gli altri sodali dell’organizzazione: Rinzivillo Salvatore, D’Ambra Giandomenico, Lazzari Marco, Petrone Cristiano, Martorana Ivano, Ferracane Riccardo, Cassaro Giuseppe, Spiteri Vincenzo e Spiteri Gabriele.

L’attività di polizia costituisce l’epilogo di un’indagine, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Caltanissetta e dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma che, alla fine del 2017, aveva già portato all’arresto di 37 persone e al sequestro preventivo di beni per oltre 18 milioni di euro.

Le investigazioni avevano consentito di accertare l’operatività del clan, diretto dai reclusi Antonio e Crocifisso Rinzivillo (entrambi al regime del “carcere duro”), attraverso il fratello Salvatore – poi finito in manette – il quale, a seguito dell’arresto dei germani, avvenuto nel 2015, era stato richiamato in Sicilia dalla Capitale al fine di riorganizzare le illecite attività della famiglia e riaffermarne il predominio sul territorio, coprendo la vacanza di comando venutasi a creare.

Successivi approfondimenti hanno permesso di individuare ulteriori personaggi organici al sodalizio, alcuni dei quali operativi in territorio tedesco, dove era attiva una “cellula” che si occupava dell’approvvigionamento di stupefacenti e della loro importazione in Italia.

All’operazione di estradizione ha preso parte personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, della Polizia di frontiera di Fiumicino e della Guardia di Finanza di Roma.