MUSSOMELI – Il Consiglio comunale urgente, convocato dal Presidente Valenza per il 29 marzo 2019, iniziato dopo le 18 dopo l’appello dei consiglieri, presenti 16 su venti, è caduto per l’uscita dall’aula dello stesso presidente con i consiglieri presenti dell’opposizione, dopo che il presidente Valenza ha letto una sua dichiarazione dallo stesso sottoscritto: “Considerato che il sindaco Catania, come sua consuetudine, non tiene conto delle decisioni e degli atti di indirizzo espressi dal Consiglio Comunale che voglio ricordare è l’organo rappresentativo dell’intera comunità, in qualità di Presidente di questo consesso, visto che si vuole ridurre questo organo a mero organismo di ratifica svuotandolo delle sue prerogative e funzioni, sentendomi mortificato nel mio ruolo e nelle mie funzioni invito i consiglieri che non vogliono sottostare a questo atteggiamento attogante e prevaricatore a lasciare questa aula così da denunciare pubblicamente tale situazione che sa di regime. Del resto, considerato che il sindaco Catania, ormai si è elevato, esso stesso a nuovo podestà, può benissimo fare da solo. Il Presidente del Consiglio Calogero Valenza”. Evidente imbarazzo nell’aula e subito dopo, raggiunge il tavolo della presidenza il vice presidente del consiglio Comunale Jessica Valenza che, dopo avere verificato il numero dei consiglieri presenti, e avendo riscontrato la mancanza di numero legale, ha sospeso la seduta; prima però c’è stato un breve intervento del sindaco Catania. Alla ripresa dei lavori, avvenuta dopo un’ora, alle 19,30, Il vice Presidente, chiamato l’appello e non essendoci il numero legale, asggiorna i lavori per il 30 masrzo 2019 alle ore 18. Clima di amarezza in sala ed il consiglieri Schembri, a nome dei consiglieri che sostengono il sindaco Catania, ha letto la seguente dichiarazione: “L’atteggiamento del presidente del consiglio ci è sembrato francamente sbagliato, fazioso e non rispettoso dell’organo consiliare che egli stesso presiede in quanto esercita la carica come strumento della sua nuova strategia elettorale che è tra l’altro contraria alla maggioranza che lo ha eletto come presidente del consiglio. I cittadini devono infatti sapere che le mozioni stabiliscono solo un indirizzo politico ma nessun obbligo a carico della giunta, tanto è vero che nella precedente legislatura tante e più importanti sono state le mozioni approvate dal Consiglio e ignorate dalla giunta Calà, come ha ricordato il sindaco Catania e di questo ne sono testimoni i colleghi che di quella legislatura ne hanno fatto parte. Siamo pertanto particolarmente amareggiati per quanto accaduto stasera, poiché la trattazione dell’odierno consiglio riguardava temi molto importanti per i cittadini quale la riduzione della tassa dei rifiuti. Saltando il Consiglio, ha continuato il consigliere Schembri, i cittadini rischiano di perdere tale beneficio. Ci auguriamo che i colleghi si ravvedano del loro comportamento e contribuiscano domani all’approvazione dei vari punti all’ordine del giorno e soprattutto all’abbassamento delle tariffe.”