La quaresima è il periodo dell’anno destinato a prepararci alla Pasqua, che è l’evento più glorioso e straordinario della vita di Gesù e quello più fondamentale della vita cristiana. La fede cristiana ha le sue fondamenta nella resurrezione di Cristo. I cristiani di “oggi” e quelli che ci hanno preceduto , lo sappiamo perchè viviamo nel tempo dopo la realizzazione e convalida dell’evento. Ma gli apostoli e tutti gli ascoltatori di Gesù consideravano questo fatto, quando veniva annunziato, con qualche perplessità o addirittura con rifiuto ed anche ne facevano oggetto,di derisione. Gesù aveva parlato proprio di questo , che, “ sarebbe stato preso, condannato e crocifisso ma al terzo giorno sarebbe risuscitato. Io credo che quelli che ascoltavano questo discorso e questa profezia, erano legittimamente giustificati a dubitare. Anche gli apostoli non volevano accettare questo discorso di Gesù e temevano che non fosse possibile. E allora Gesù ha pensato di fortificarli nella fede dando una prova convincente della sua “ capacità”, della sua vera identità e della verità della sua profezia. Ed ecco il fenomeno straordinario della Trasfigurazione, sul monte Tabor, che è un’altra Teofania, cioè rivelazione di Dio, come era avvenuto prima, durante il battesimo di Gesù nel fiume Giordano, e in modo meno spettacolare anche nell’incontro con i Magi e nel miracolo alle nozze di Cana. La liturgia ci fa seguire un percorso classico per approfondire la conoscenza di Gesù, così’ come ha fatto già con la narrazione delle tentazioni narrate nella prima domenica di quaresima. Se i cristiani oggi, possono dire di avere superato eventuali dubbi sulla attuazione della profezia, resurrezione, e potrebbero dire che è un dato ormai scontato, da credere ma non ha l’impatto della “ attualità”, della novità, sanno, però, che è sempre “attuale” Parola di Dio e ’attuale”l’impegno di ascoltarla, così come ci ricorda il Padre : “ questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo”. Impegno sempre vivo e da attualizzare. . Chi vuole essere discepolo di Gesù non solo deve prendere la sua croce, ma deve farsi obbediente discepolo e seguace del suo insegnamento. La luce che guida i nostri passi nella via della salvezza, è la sua Parola, umilmente accolta nel proprio cuore e gioiosamente realizzata nella testimonianza quotidiana di vita cristiana.
II domenica di Quaresima. “E sedutosi … li ammaestrava” : Sono il Figlio del Dio Vivente (di don Salvatore Callari)
Lun, 18/03/2019 - 07:20
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