Ho inteso privilegiare la frase di Gesù in titolo perché ha una … natura “personalizzabile” e interessa tutti. Scendendo nei particolari, cioè nei dettagli, Gesù annunzia il suo Vangelo. Dopo aver parlato del duro impegno e dell’atteggiamento da avere nei confronti del prossimo, anche dei nemici, ora illustra i principi fondamentali del “ atteggiamento mentale “ che si deve coltivare nelle relazioni col prossimo. Come se dicesse, “ prima di parlare e di prendere iniziative e volere interferire nella vita dei fratelli, devi controllare attentamente il tuo pensiero, esaminare i tuoi sentimenti, e i tuoi intendimenti e valutare la tua sincerità e buona fede e il tuo concreto tenore di vita. Sono avvertimenti che trovano un facile e frequente riscontro nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Con una battuta fortemente incisiva dichiara che “ un cieco non può fare da guida ad un altro cieco”. Non si tratta di sostituirsi al classico bastone che serve al cieco “ per leggere e guidare nel cammino” Si tratta di quanti hanno la presunzione di volere assumere mansioni di dirigenza, di dominio, di maestri, di esperti e sapienti.Se si rimane accecati da queste aspirazioni, con la convinzione di essere capaci, e invece si è del tutto inadatti, si abbia l’onestà e il coraggio di non proporsi a “guida”, essendo “cieco” cioè inadatto e incapace. Pungente è poi la sferzata per quelli che si ergono a moralizzatori, giudici, esemplari di correttezza e di onestà, per rilevare i difetti, gli errori, il cattivo comportamento degli altri.” Guarda la trave del tuo occhio e poi la pagliuzza nell’occhio del fratello” Ma sono immersi nella ipocrisia, essendo colpevoli e corrotti, e di cattivo esempio più degli altri e vorrebbero apparire “ galantuomini e modelli di vita, e invece sono ignobili e ipocriti mentitori. Non si deve cadere nella illusione che si possa produrre del buoni frutti se sostanzialmente si è “ cattivi”, in pensieri, parole ed opere. Ogni gesto, e ogni parola rivelano la vera identità di un cattivo soggetto: “ex ore tuo te iudico”, che potrebbe significare , “basta una tua parola per dimostrare chi sei “ . E’ poco ? ma è indicativo, L’uomo buono ha un tesoro nel cuore e “ trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore” La estrema semplificazione con la quale abbiamo riflettuto sul Vangelo di oggi, non ci faccia trascurare la estrema importanza e necessità di rivedere la nostra vita, alla luce di questi principi ( di Gesù) e vedremo fiorire il “senso e l’impegno cristiano della vita “.
“E sedutosi … li ammaestrava” : L’albero cattivo fa frutti cattivi (di don Salvatore Callari)
Lun, 04/03/2019 - 07:20
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