Si è celebrato, martedì 19 marzo nei locali della scuola “Santa Lucia” a Caltanissetta, “l’8 marzo delle bambine”, una manifestazione organizzata in collaborazione con diverse associazioni e istituzioni locali e mirata a promuovere i diritti del genere femminile.
Per far crescere una società pluralista, democratica e paritaria, infatti, è necessario formare le nuove generazioni con un’adeguata educazione civica. Una missione che va sostenuta anche oltre la canonica giornata dell’8 marzo e che deve essere sviluppata attraverso attività di sensibilizzazione mirata a un pubblico di età e genere eterogeneo.
La FIDAPA, Federazione italiana donne arti professioni e affari, a tal proposito ha stilato una carta dei diritti che mira all’uguaglianza e, al contempo, a formare le nuove generazioni con una cultura inclusiva.
A Caltanissetta l’evento, al quale hanno partecipato bambini e bambine di differente età, è stato promosso dalla Consulta Femminile Comunale in sinergia con le associazioni Allattamore, Laribò e Metanoeite, le insegnanti Mariella Bruno, Selina Castello e Donatella Miraglia.
La carta già depositata presso il Comune di Caltanissetta e in attesa di approvazione è caratterizzata da 9 articoli. Presupposti espressi in modo sintetico ma chiari e ben articolati.
Ecco quanto si legge dal sito istituzionale FIDAPA:
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1 Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2 Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3 Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4 Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5 Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6 Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7 Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8 Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9 Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
Nelle foto di Renato Riggi le promotrici della manifestazione