CALTANISSETTA – La coltellata inferta all’ex fidanzato, non per uccidere ma per difendersi. Questa in “sintesi” la valutazione del Tribunale del Riesame che ha depositato le motivazioni che hanno portato all’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare e alla derubricazione del reato, da tentato omicidio ad eccesso colposo di legittima difesa, nei confronti di Sonia Ingaglio, 31 anni, la sancataldese che la sera del 6 gennaio, tirò fuori dalla borsetta un coltello per ferire Giuseppe Randazzo di Delia, all’interno di un bar a Caltanissetta, con un fendente all’addome. Per i giudici del Riesame le risultanze probatorie del fatto configurano “una ipotesi di eccesso di legittima difesa, ravvisabile nella sproporzione tra grado di offesa arrecato (ferita al fianco con eviscerazione con prognosi di 15 giorni per Randazzo) ad un bene omogeneo a quello minacciato dalla parte offesa”, e “nel mezzo usato per la difesa (arma da punta e taglio a fronte di un attacco portato da un individuo disarmato)”.