Tra venerdì 8 e domenica 10 marzo tra le ore 9 e le ore 18, in diverse zone della città, si potranno trovare le postazioni AISM e, nell’aria, aleggerà un profumo di gardenie e ortensie.
Ma perché fermarsi e comprare una o più piante di fiori? Perché sostenere la ricerca?
“Ti alzi un giorno e il mondo sembra crollarti addosso. Inizi a porti milioni di domande, fin quando, recuperate tutte le forze che hai a disposizione, riprendi in mano la Tua vita e cerchi di viverla al massimo per non sprecare via nessun attimo – ha raccontato Cinzia Cammalleri, volontaria AISM affetta da Sclerosi Multipla -. Tante volte ci sentiamo dire <<tu sei un guerriero!>> talmente tante volte, da trovare banale qualsiasi genere di risposta; così sorridi e ringrazi semplicemente. In realtà, un solo soldato contro l’esercito ignoto e sconosciuto della sclerosi multipla, cadrà, si rialzerà e combatterà con tutte le sue forze, ma da solo non potrà vincere la guerra”.
L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, è l’unica organizzazione in Italia che si occupa in modo strutturato e organico di tutti gli aspetti legati alla sclerosi multipla, attraverso una prospettiva che abbraccia il tema dei diritti delle persone affette, i servizi sanitari e socio-sanitari, la promozione, l’indirizzo e il finanziamento nella ricerca scientifica. Nata nel 1968 in rappresentanza delle persone con sclerosi multipla, sostiene in ogni occasione chi ne è affetto e dà loro sostegno organizzando eventi di sensibilizzazione e raccolta volti alla ricerca.
Proprio come quello organizzato in occasione della festa della donna. “La ricorrenza della data scelta, 8 marzo, non è casuale – ha spiegato la vice presidente Aism Caltanissetta Noemi Di Giacomo – perché ogni giorno in Italia 6 donne ricevono la diagnosi di sclerosi multipla, due volte più colpite dagli uomini ed il 50% delle persone colpite sono al di sotto dei 40 anni. In media si stimano 3400 nuovi casi ogni anno in Italia, una diagnosi ogni 3 ore. Questa è una malattia cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante. Si manifesta con disturbi al movimento, della vista, dell’equilibrio, con difficoltà del linguaggio, riduzione di forza muscolare, disturbi cognitivi e nell’85% delle persone prevale il sintomo più comune: la fatica”.
Una battaglia che va intrapresa non soltanto per chi si trova travolto da questa patologia ma anche ai familiari: “Non possiamo accettare l’idea di abbandonare i nostri <<guerrieri>> – ha sottolineato Letizia Cammalleri –Sarebbe un traguardo favoloso tenere la mano del tuo familiare mentre trema per l’incertezza della terapia cui si è sottoposto e trasformare, poi, quella stretta di mano indecisa in un grande abbraccio di gioia. Vedere i loro occhi brillare di felicità e potere sorridere insieme per la vittoria di una terapia che funzioni davvero”.
Un traguardo che va raggiunto con il sostegno e il contributo, economico e materiale, di tutta la società. Familiari, ricercatori, persone comuni e volontari.
“Dopo aver letto qualche cifra sull’incidenza dei casi e sull’età media dei soggetti colpiti ho avvertito il bisogno di sostenere e supportare quei miei coetanei che, come un fulmine a ciel sereno, vengono aggrediti alle spalle da una malattia che attacca nella fase della vita nella quale ci si dovrebbe rimboccare le maniche per costruire e decidere del proprio futuro” ha concluso la volontaria AISM Caltanissetta Miriam Leone.
Portai trovare l’AISM con i suoi volontari, l’8-9 e 10 Marzo dalle ore 9 alle ore 18 nei seguenti punti:
Farmacie: Eufrate (via Turati), Eufrate (San Luca), Bonasera, Pantano, Lachina, Vizzini, Del Duomo, San Pio, Marrocco, Croce Verde.
Chiese: San Michele, Santa Flavia, San Luca, Sacro Cuore, San Pio X, San Paolo, Santa Barbara, Sant’Agata, San Marco, San Pietro.
Attività commerciali: Acqua & Sapone, Centro Commerciale due fontane.
Per donare speranza basterà un contributo minimo di 15€. Porterai a casa il profumo delle “gardensie” e la gratificazione di aver contribuito a donare speranza a chi ogni giorno lotta contro questa patologia.
Nella foto: Cinzia e Letizia Cammalleri durante una precedente campagna AISM a Caltanissetta