Abbiamo sottolineato più volte che la conoscenza della Bibbia è un elemento portante della nostra formazione cristiana, per la nostra fede. Data la gran mole di insegnamenti e di eventi che la Bibbia ci propone, ci si può contentare di tutto quello che è di maggior rilievo ed è anche di più facile comprensione. In questa domenica , la sesta del tempo liturgico ordinario, troviamo una delle perle più brillanti, se non la più preziosa, le beatitudini. Gesù inizia il suo ministero e sul monte tiene il discorso fondamentale del suo Vangelo: viene chiamato il discorso della montagna nel quale annunzia le grandi novità del suo ministero di predicazione che Egli intende realizzare, che illustra , e che costituisce la base essenziale del suo annunzio , la Buona Novella che man mano andrà minutamente spiegando . Le beatitudini sono le nove frasi che aprono il discorso che iniziano tutte con : BEATI…. Sono come il glorioso portale che ci immette nel gran campo della novità di vita che Egli annunzia. E’ il proclama del cambiamento, il messaggio di un ideale di vita diverso, le cui caratteristiche saranno le disposizioni interiori , superando molte ritualità esteriori, ed inutili formalità, che non hanno garanzia di verità, di consapevolezza interiore, senza la partecipazione di sentimenti intimi che sono essenziali nella professione della propria fede. Le affermazioni di Gesù, le Beatitudini, sono in aperto contrasto con la legge di Mosè, ma Egli si arroga la autorità, che non teme svalutazione, con grande coraggio, ribadisce: E’ stato detto …ma io vi dico ( cosciente di andare oltre quello che è stato stabilito da Mosè) , Per ben nove volte lo afferma affrontando la presumibile meraviglia degli ascoltatori. Egli sapeva che Mosè e la sua legge,erano intoccabili, non si potevano contrastare, eppure in tutto il discorso dettagliatamente, si propone di “ smontare “ la legge antica per inaugurare quella nuova, ma precisando che non intende stravolgere in disordine e libertinaggio, ma completare e perfezionare . La pagina del Vangelo delle beatitudini, non è soltanto un prezioso esemplare di bellezza letteraria, ma il “codice” vivo e sempre attuale che deve essere presente nella memoria ma soprattutto nelle trame delle nostre vicende quotidiane, perché siano vissute alla luce della sapienza evangelica.
“E sedutosi … li ammaestrava: E’ stato detto ma io vi dico: … (di don Salvatore Callari)
Lun, 18/02/2019 - 07:15
Condividi su: