CALTANISSETTA – In segno di protesta il falso pentito Francesco Andriotta chiede di deporre, dal luogo protetto in cui si trova, con le manette ai polsi “a scopo dimostrativo”, all’udienza del processo per il depistaggio sulle indagini di via D’Amelio a Caltanissetta. Ma il Presidente del Tribunale, Giuseppe D’Arrigo, lo ha invitato a desistere. “Se ha qualcosa da dire la dica, ma senza le manette”. A quel punto, Andriotta che oggi sarà controesaminato dalle difese, è entrato con il capo coperto nella salette dal sito protetto in cui si trova. Nel processo sono imputati i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo accusati di calunnia aggravata. I tre imputati sono presenti in aula. Lo scorso 4 febbraio, Andriotta, aveva accusato i tre imputati e l’ex questore Arnaldo La Barbera. “Mi dicevano quello che dovevo dire su Scarantino”. Andriotta, il “falso pentito”, era stato condannato per calunnia al processo Borsellino quater.