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Caltanissetta, piùCittà: “Sì al corteo pro Ss640, ma alcuni di quelli che sfilano sono ‘colpevoli’ ipocriti”

Redazione

Caltanissetta, piùCittà: “Sì al corteo pro Ss640, ma alcuni di quelli che sfilano sono ‘colpevoli’ ipocriti”

Sab, 02/02/2019 - 09:50

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. piùCittà reputa utile una massiva partecipazione alla manifestazione per la ripresa dei lavori per il completamento della SS 640 e il pagamento dei debiti accumulati a danno degli imprenditori locali che si terrà oggi, sabato 2 febbraio, alle ore 9:30.

Se una manifestazione di protesta deve tenersi, tanto più affollata risulterà, maggiori effetti provocherà fuori dalle mura cittadine. Non ci sono dubbi in proposito.

Ma a casa nostra, tra le mura cittadine, per evitare che certi drammi accadano di nuovo, le cose dobbiamo dircele per come stanno: si doveva agire immediatamente con assoluta fermezza, facendo valere i nostri diritti, carte alla mano, piuttosto che fare passeggiate strumentali alle porte romane di Deputati che hanno dimenticato o, peggio, non hanno mai tenuto in conto le criticità del proprio territorio; sarebbe stato giusto costituirsi coraggiosamente e coerentemente come parti danneggiate, piuttosto che attendere pavidamente decisioni altre che, come oggi dimostrato, ci avrebbero irrimediabilmente danneggiato.

Mai si sarebbe dovuto lasciare spazio, per esempio, alle parole di circostanza di chi dal 2015 curava le relazioni istituzionali della CMC, ben sapendo che era ben più vicino lui (ex deputato PD) al ministero Delrio di quanto non fosse la debole rappresentanza dell’amministrazione nissena: perciò nessuna “moral suasion” avrebbe mai potuto avere, neanche lontanamente, l’effetto della carta bollata; tanto più che il “garante” di tutta l’operazione avrebbe dovuto essere ANAS S.p.A., nella migliore delle ipotesi notoriamente lontana dalle istanze dei territori.

piùCittà, alla luce dei fatti, avverte il grido di disperazione del tessuto economico locale, e auspica ancora una volta che in futuro nessuna improbabile opportunità o opportunismo personale di coloro che giurano di adempiere ai doveri istituzionali, possano far dimenticare l’interesse collettivo di  chi peraltro li ha votati.

Perché la centralità non è stata messa in crisi soltanto da inadempienze esterne, ma anche da una politica locale che oggi sfila ipocritamente alla testa del corteo.